Duro comunicato del Comitato "Salviamo il Ballarin, la Storia e il Diritto allo Sport", nei confronti del Sindaco Gaspari.

Composto prevalentemente da genitori di ragazzi che al Ballarin praticavano discipline sportive e da persone che dal lontano 1986 partecipavano attivamente in varie forme di volontariato al mantenimento della struttura - nel ripercorrere le tappe che hanno portato alla sua costituzione - il Comitato si esprime in maniera negativa sull'atteggiamento con il quale in questi anni il Sindaco Gaspari si è rapportato con il problema.

Sostiene altresì che dopo essersi reso conto che con il Sindaco era impossibile attivare in maniera costruttiva e collaborativa un percorso di partecipazione e condivisione, per dimostrare che anche in mancanza di risorse economiche è possibile organizzare un concorso di idee pensò di coinvolgere l'Unicef attraverso la sua rappresentanza provinciale e nazionale e di aderire al programma "Città Amica delle Bambine e dei Bambini".

In conseguenza di ciò, il Comitato ottenne, attraverso una mozione consiliare poi emendata dalla maggioranza e votata, che la Giunta Comunale si impegnasse a istituire un ampio Comitato di Coordinamento di soggetti rappresentativi del territorio (e quindi non solo dall'UNICEF) che avrebbe dovuto supportare il percorso di riqualificazione.

"Nonostante i ripetuti solleciti per dare seguito agli impegni assunti in Consiglio Comunale; nonostante una interrogazione al Sindaco, alla quale non ha mai risposto; nonostante che abbia quasi terminato il suo percorso amministrativo; nonostante non abbia mai avviato la richiesta di verifica di bene culturale alla Soprintendenza; nonostante che il Ballarin si trovi entro i 300 metri dalla costa e quindi è soggetto a vincolo paesaggistico e la eventuale demolizione va discussa con gli Enti sovra ordinati; nonostante che il Ballarin ex Legio Littorio abbia più di 70 anni e quindi il vincolo è Ope Legis e nonostante che tutti i candidati sindaci, compreso quelli del suo partito abbiano dichiarato che prima di demolire va trovata una soluzione il più partecipata e condivisa possibile" - così ribadisce il Comitato - "lui, il Sindaco, sulla stampa locale, senza che vi sia stata smentita, ha rilanciato l'ennesima provocazione: ho trovato i soldi, circa 300 mila euro ed entro poco tempo demolisco il Ballarin, non mi fermerà nemmeno l'esercito".

A tale affermazione, il Comitato infine ribatte: "Aspettiamo l'insediamento della prossima Amministrazione Comunale."

E ribadisce inoltre, la sua estraneità all'iniziativa intrapresa di recente dai due Comitati che hanno organizzato un loro referendum su alcune proposte per il futuro del Ballarin.

Pur dicendosi infatti, favorevole al confronto, paventa il rischio di una strumentalizzazione dell'iniziativa che, in piena campagna elettorale e nell'imminenza delle Elezioni Amministrative, appare - a suo avviso - più che verosimile.

Per questo ritiene di dover continuare il proprio percorso progettuale, nei modi e nei tempi opportuni con l'intento - in prospettiva - di presentarlo per ragionarci sopra e per giungere ad un'ipotesi d'intervento virtuosa e condivisa.