Bilancio Operativo Guardia di Finanza Ascoli Piceno
Ascoli Piceno | Il report annuale del Comando Provinciale.

Col. Massimo Patrizio Paoluzi
Tutelare l'economia legale e le imprese rispettose delle regole, garantendo allo Stato, all'Unione Europea, alle Regioni e agli Enti locali il regolare afflusso ed il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostenimento delle politiche di sviluppo economico e sociale.
È questo l'obiettivo che ha guidato l'azione operativa della Guardia di Finanza nell'anno 2015, un obiettivo che nei comprensori delle province di Ascoli Piceno e di Fermo è stato perseguito dal Comando Provinciale di Ascoli Piceno attraverso l'esecuzione di una serie consistente di attività, dalle verifiche fiscali ai controlli, dalle indagini di polizia giudiziaria a quelle di polizia amministrativa, idonee ad assicurare le massime condizioni della legalità.
Un impegno che ha trovato concretezza nel perseguimento delle strategie operative delineate dalle Autorità di vertice, rappresentate da 3 principali comparti:
- l'attività investigativa, attraverso lo sviluppo di 630 deleghe d'indagine pervenute nell'anno dalla magistratura ordinaria e dalla Corte dei Conti;
- l'esecuzione di 40 Piani operativi, per l'aggressione ai più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria nelle diverse aree dei territori;
- l'azione di contrasto ai traffici illeciti,
che hanno determinato la verbalizzazione di 1.570 soggetti e a fronte delle 948 violazioni accertate, 181 di natura penale, rispetto alle quali sono state avviate procedure di sequestro di disponibilità patrimoniali e finanziarie per complessivi 47,3 milioni di euro.
Le attività a contrasto dell'evasione e delle frodi fiscali sono state attuate attraverso l'esecuzione di 139 indagini di polizia giudiziaria, affiancate ad altri 5.500 interventi fra verifiche e controlli a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali, tutti basati su un'attenta selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle numerose banche dati e applicativi disponibili, dall'intelligence e dal controllo economico del territorio, un peculiare dispositivo che ha consentito tra l'altro di scoprire 87 tra evasori totali ed evasori paratotali e di individuare 112 fattispecie di reati fiscali che hanno comportato la denuncia di 89 soggetti anche per illeciti più gravi, quali l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta e l'occultamento di documentazione contabile.
Particolarmente intensa è stata l'attività a contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, articolatasi mediante l'esecuzione di una serie di attività che hanno sostanzialmente abbracciato tutti i diversi comparti interessati, da un lato, alla percezione delle risorse finanziarie pubbliche e, per altro verso, alla prevenzione e repressione delle condotte pregiudizievoli in danno degli apparati della Pubblica Amministrazione.
Il presidio delle aree operative riconducibili al contrasto alla criminalità organizzata e di tipo economico e finanziario è stato assicurato attraverso l'esecuzione di accertamenti patrimoniali finalizzati alla successiva aggressione dei patrimoni, approfondimenti delle segnalazioni di operazioni sospette, controlli e ispezioni antiriciclaggio, analisi dei flussi finanziari, interventi a contrasto dell'usura, investigazioni riguardanti i reati societari, fallimentari e finanziari e la tutela del mercato dei beni e dei servizi attuata con dispositivi a contrasto della contraffazione dei marchi, della pirateria audiovisiva ed intellettuale e della vendita di prodotti insicuri e pericolosi nonché a contrasto ai traffici illeciti delle sostanze stupefacenti, delle armi e dell'immigrazione clandestina.
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16/03/2016
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