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A San Benedetto Del Tronto La Giornata Delle Marche 2013

San Benedetto del Tronto | "Il capitale umano è la più importante forma di ricchezza di una comunità: si presenta sotto forma di conoscenza, istruzione, capacità di interpretazione del cambiamento".

di Lorenzo Picardi

Spacca con la mamma e la moglie di Carlo Urbani

In una frase degli economisti e premi Nobel Gary Becker e Amartya Sen è racchiuso il messaggio lanciato questo pomeriggio in occasione della edizione 2013 della Giornata delle Marche che quest'anno si è svolta al Palariviera di San Benedetto sul tema "Capitale umano motore di sviluppo economico per la crescita delle Marche".

"Noi marchigiani siamo il capitale umano e anche se pressati da sei anni di crisi e quattro di recessione abbiamo la forza morale e l'energia che deriva dalla nostra solidità personale - ha spiegato il presidente della Regione Gian Mario Spacca - Con il nostro cuore, il nostro orgoglio e le nostre innate capacità costruiremo il nostro futuro, così come hanno fatto i nostri padri e i marchigiani che sono emigrati nel mondo. In questi anni abbiamo lavorato per costruire più consapevolezza di noi stessi e accrescere la percezione della nostra Regione. In questa edizione della Giornata delle Marche possiamo capitalizzare quanto fatto in questi nove anni.

Siamo in un periodo difficile. La ricchezza è diminuita di 8 punti. La comunità soffre una situazione che mai aveva sperimentato, uno scenario molto difficile tanto più in una regione che ha un'economia manifatturiera e quindi sente maggiormente le difficoltà del mercato rispetto a aree che hanno forti contributi dalle attività di servizi e una forte spinta dalla spesa della Pubblica amministrazione. Al di là degli elementi prettamente economici, la crisi ha fatto emergere la povertà di conoscenze che ci impediscono di elaborarla. Coraggio, responsabilità e intraprendenza sono le qualità da riscoprire e la concretezza del nostro dna ci porta a guardare avanti".

Per il 2013 la Regione ha confermato le misure anticrisi previste dalla strategia di resistenza: un miliardo di euro e 100mila lavoratori beneficiari; 144mila esoneri di ticket sanitari; 50% di marchigiani esenti da addizionale Irpef; 250 milioni di euro di capacità di spesa propria della Regione trasferita a Comuni e Province.

"Per il 2014 - ha proseguito il presidente - le priorità della Regione saranno coesione della comunità, lavoro, salute/fragilità, mobilità; cultura e competenze (giovani, famiglie, imprenditori), networking e intelligenza policentrica (istituzioni, imprese, servizi). La Regione ha lavorato su una ripresa attiva, sulla integrazione, sulla reti materiali e immateriali per far arrivare i servizi ai cittadini in ogni parte delle Marche, ma rendendoli meno costosi.

E' in campo un grande impegno per le infrastrutture e le piastre logistiche, per il turismo. Si è lavorato sulle reti sanitarie per migliorare i servizi e su quelle dei trasporti pubblici abbassando i costi e integrando i reticolati. Altra punto fondamentale l'internazionalizzazione che ci ha dato migliori risultati in assoluto. Molto forte è stato il contributo delle esportazioni e dell'attrazione di investimenti esteri che ci hanno permesso di risolvere situazioni molto gravi. Si continuerà a lavorare per creare piattaforme logistiche in Russia Cina e Brasile per dare più sicurezza alle nostre pmi.

Sulla formazione bisogna uscire dalla logica dei progetti per far crescere il capitale umano: fattori fondamentali sono i giovani, la scuola e l'università, ma anche l'imprenditorialità in ogni settore dall'agricoltura ai servizi finanziari passando per l'artigianato la manifattura. Altro elemento fondamentale è la famiglia che spesso compensa le carenze delle istituzioni. Le politiche sociali con maggiore attenzione dovranno puntare sulla famiglia, sulla tutela del lavoro del welfare e della mobilità. Il 2014 sarà un anno difficilissimo per il bilancio regionale, ma esiste una priorità su tutte: assicurare coesione della comunità. Per questo non sottrarremo risorse alle politiche sociali, alla salute e alla mobilità nonostante i pesanti tagli delle risorse nazionali. Questa la scelta del governo regionale e del consiglio regionale. Significherà tagliare il resto, ci saranno meno risorse per tutti a partire dalle istituzioni".

Tagli alle indennità, incentivazione della fusione tra enti e Comuni per dare risposte ai cittadini con costi più bassi, aggregazione di imprese e sostegno a chi avrà il coraggio di rischiare per costruire benessere comunità, gli strumenti.

"Non dobbiamo avere paura del cambiamento - ha concluso - ma saperlo conquistare. Questa la sfida che lanciamo come comunità regionale, per costruire più crescita e più benessere per tutti i suoi cittadini".


La cerimonia, condotta da Andrea Carloni, è cominciata con la proiezione del filmato "L'ambizione del classico. Le Marche e i grandi marchigiani" a cura di Giorgio Mangani, prodotto dalla Fondazione Marche Cinema Multimedia e realizzato da Andrea Pietrella, Marco Fagioli e Matteo Bonacci, filmaker e videoartist tra i più giovani e "visionari", capaci di riproporre di questo nostro territorio un'immagine innovativa e diversa, aperta ai futuri possibili.

Il filmato, con la voce narrante dell'attrice anconetana Lucia Mascino ha sottolineato la consapevolezza piena delle proprie origini, storiche, culturali ed etiche. Dopo il saluto di benvenuto del sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari e l'intervento del presidente Gian Mario Spacca, l'evento è proseguito con la consegna dei tradizionali riconoscimenti legati alla Giornata delle Marche.

Spacca e la presidente della Commissione Consiliare preposta Rosalba Ortenzi, hanno annunciato il conferimento del Picchio d'oro alla memoria di Carlo Urbani a dieci anni dalla sua scomparsa. Un filmato ha ricordato la figura straordinaria di questo medico marchigiano che, a prezzo della sua stessa vita, ha dato un contributo determinante alla ricerca per debellare la Sars. Sul palco a ritirare il premio la famiglia Urbani: la mamma Maria Concetta Scaglione Urbani e la moglie Giuliana Chiorrini.

Il premio del presidente della Regione Marche è invece andato a Tommaso Palestini. Marittimo sanbenedettese, classe 1932, Palestini simboleggia il coraggio e l'abilità della nostra gente di mare. Nel 1958 (insieme al cognato Francesco Palanca) ha condotto in Sierra Leone due piccoli motopescherecci sanbenedettesi, di 14 metri appena, attraversando Mediterraneo e Oceano Atlantico, senza l'ausilio di strumenti di comunicazioni, avvalendosi solo di una bussola.

La seconda parte delle celebrazioni si è aperta con il ricordo del grande cantante marchigiano Jimmy Fontana recentemente scomparso e del 150° anniversario della Fisarmonica di Castelfidardo. L'Orchestra Filarmonica Marchigiana ha dunque eseguito il tradizionale "Concerto per le Marche". Poi, con l'ingresso della Corale Bellini, uno dei momenti più attesi: la prima esecuzione dell'Inno delle Marche di Giovanni Allevi con il testo di Giacomo Greganti, scelto da un'apposita commissione tra le numerose proposte arrivate. In scena anche il presidente della Commissione giudicatrice Giulio Repetti, noto al grande pubblico come Mogol. In conclusione, una seconda versione pop dell'Inno delle Marche è stata affidata ai B-Twin, i giovani ma già affermati fratelli gemelli Eraldo e Giuseppe Di Stefano, nati a San Benedetto del Tronto e cresciuti ad Ascoli che nel 2011 hanno partecipato al Festival di Sanremo.

La Giornata delle Marche si è conclusa con l'appuntamento per il prossimo 10 dicembre a Fabriano.

10/12/2013





        
  



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La premiazione di Palestini

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