Quando spira il vento del nord
San Benedetto del Tronto | I grillini puntano il dito contro il depotenziamento del reparto di cardiologia. Beppe Giorgini: “si tratta di una manovra politica”.
di Martina Oddi

Riego Gambini
La storia ha contorni sfocati e anche se i canali ufficiali - dalla direzione del Madonna del Soccorso ai sindacati - hanno smentito la notizia di un'imminente chiusura del reparto di cardiologia dell'ospedale, Riego Gambini, Beppe Giorgini e Serafino Angelini denunciano il suo ridimensionamento e la sua riduzione ad ambulatorio. La mancanza di strumentazione e di personale - sottolineano i grillini - è destinata a far morire il reparto, al di là della chiusura imminente.
Non sarà più possibile il ricovero, già ridotti drasticamente da 20 a 6 i posti letto, e con l'accorpamento alla MURG, medicina d'urgenza, si rende impossibile la riabilitazione. Interdetti gli interventi di primo soccorso, affidati anche in caso di fibrillazioni o arresto cardiaco a un 118 naturalmente poco pertinente in materia, fatta salva la possibilità di consulenze specifiche.
"Dopo che è stato insignito nel 2011 di un premio come migliore reparto cardiologico d'Italia, la sua demolizione ci lascia perplessi" dicono i rappresentanti del Movimento 5 stelle, che promettono di scavare a fondo per trovare le vere ragioni di un decreto regionale partito da Ancona e ad oggi firmato dal direttore sanitario Remo Appignanesi, ma assente sia nella legge legiferante in materia - la 528 del 2012 - sia nelle decisioni della Conferenza dei Sindaci. Anzi il protocollo dell'Area Vasta n.5 prevede due presidi cardiologici, uno ad Ascoli e uno a San Benedetto.
Se si tratta di tagliare le spese - invece - i grillini si chiedono come mai ci siano due direttori sanitari che costano alla Azienda Ospedaliera il doppio del necessario. "Il reparto di cardiologia svolge una funzione primaria e quindi deve essere efficiente e dotato in modo da poter funzionare in modo consono" decreta Gambini, mentre Giorgini non nasconde la sua idea di un'ipotesi di "manovra politica pensata per far pagare alle Marche sud il disavanzo della gestione allegra delle Marche nord", possibile grazie a presunti legami tra il presidente Spacca e il direttore Stroppa, che avrebbero condiviso un percorso professionale nell'azienda Merloni.
Fantapolitica o fiuto per l'inciucio? Mentre le fonti ufficiali smentiscono, i grillini si preparano a scendere in strada domani con il presidio nel centro della città, e invitano tutti i cittadini a partecipare nella segnalazione delle problematiche collettive e nella condivisione del programma, su cui si discute tutti i giovedì in via Forlanini n. 1.
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09/03/2013
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