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Le Marche del Cinema, niente può fermarle

Milano | Sul Palco Gianmarco Tognazzi, Serena Autieri e, da Sanremo, Neri Marcorè

G. Tognazzi(archivio)

"Abbiamo un credito di reputazione nei confronti della cinematografia che ha sempre assegnato alle Marche una raffigurazione quasi grottesca e tipizzata che occorre recuperare e ricostruire. Affidiamo ai nuovi progetti del cinema la restituzione di un ruolo da protagonista che le Marche stanno assumendo e su cui si gioca una forma di riscatto. Le Marche sono pronte a "trattare" con le produzioni cinematografiche, consapevoli delle potenzialità che hanno in questo settore in espansione per considerare il Cinema una leva per lo sviluppo anche turistico e dell'economia regionale derivante dall'indotto . E allora possiamo recuperare questo rapporto valorizzando per esempio le maggiori figure che hanno fatto grande questa regione come potrà essere il progetto sul "il Giovane favoloso" su Giacomo Leopardi. "

Così il presidente e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca, nell'incontro con le Marche del Cinema all'interno del programma degli eventi BIT. Sul palco dello stand Gianmarco Tognazzi, Serena Autieri, Claudio Zamarion (Angelika Vision), Carlo Degli Esposti (Palomar), Stefania Benatti (Direttore Marche Cinema Muiltimedia) e Anna Olivucci, responsabile di Marche Film Commission che ha moderato l'incontro offrendo spunti di riflessione sulla necessità di integrare sempre più Cinema e Turismo in un sistema unico, che tenga conto della tendenza ad andare verso il Cinema cosiddetto a Km Zero, che è poi il Cinema delle Regioni.

Da Sanremo in diretta Skype anche Neri Marcorè, presidente della Fondazione Marche Cinema Multimedia, che ha sottolineato la necessità di "crederci" di più come hanno fatto altre regioni (Piemonte e Puglia) che ora stanno raccogliendo i frutti. "Non ci manca niente", ha affermato.

A testimoniare un territorio entusiasta di accogliere il Cinema, Gianmarco Tognazzi, protagonista del film "Niente può fermarci" - prodotto da Angelika Vision - girato recentemente in provincia di Ancona: "Le Marche, oltre ad avere tutto ciò che una produzione può desiderare come scenari, dal mare alla montagna alla collina, ci hanno accolto con un entusiasmo che è difficile ritrovare nei grandi centri e questo aggiunge un valore in più alla pellicola nel senso dei coinvolgimento che anche la troupe percepisce al momento delle riprese, galvanizzando il lavoro di tutti. Inoltre Marche Film Commission ci ha sostenuto con una disponibilità e una professionalità che ci ha indotto a restare nel territorio oltre il tempo previsto".

Anche Serena Autieri, incinta di sette mesi e già in attesa durante le riprese del film, ha confermato l'accoglienza fantastica e l'ideale modo di lavorare come nell'esperienza marchigiana, arricchita anche dal buon cibo.

Stefania Benatti ha invece ricordato le direttrici su cui sta lavorando la Fondazione: costruire un'affidabilità per le produzioni cinematografiche, restituire all'esterno la stessa credibilità che hanno le istituzioni marchigiane, rendere conto con trasparenza massima degli investimenti che si fanno, dare a giovani professionalità tecniche nuove e opportunità di occupazione in questo settore come è accaduto per "Niente può fermarci" che ha moltiplicato con l'indotto del 150% il contributo assegnato.

14/02/2013





        
  



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