Sgominata baby gang dedita ai furti di ciclomotori
San Benedetto del Tronto | I tre studenti, di cui due minorenni, rischiano pene severisime per i contestati reati di "associazione a delinquere", "furto aggravato", "ricettazione" e "danneggiamento".

I ciclomotori rinvenuti
Alle 5 circa del 20 agosto scorso, una pattuglia dell'aliquota radiomobile del n.o.r. della compagnia di san benedetto del tronto in via Pasubio, ha proceduto al controllo di un quadriciclo (mezzo equiparato ai ciclomotori) con a bordo i suddetti.
Dal controllo al terminale subito è emerso che il quadriciclo era provento di furto perpetrato la notte di Ferragosto a Ripatransone, in danno del proprietario 63enne, che ne aveva subito fatto denuncia ai carabinieri del luogo.
Le immediate ed accurate perquisizioni presso i luoghi di domicilio o residenza dei tre, alla presenza degli esercenti la potestà genitoriale (nel caso dei minori) hanno consentito di rinvenire sei ciclomotori 50 cc, quattro dei quali marca Aprilia"Sr", un Malaguti "Phantom" ed un Gilera "Dr", tutti risultati rubati nel periodo dal 20 luglio al 15 agosto tra Castel di Lama, Pagliare del Tronto e Martinsicuro.
I militari dell'arma hanno subito intuito di avere a che fare con una vera e propria banda specializzata nel furto di ciclomotori, soprattutto marca Aprilia modello "Sr", poi destinati alla vendita, anche solo di parti del ciclomotore stesso.
Come potuto ricostruire dagli inquirenti, i tre raggiungevano i luoghi ove perpetrare i furti a bordo di pullman di linea, caschi in mano e, una volta individuato il motomezzo da rubare, ne forzavano il blocchetto di accensione, riuscendo ad avviare manualmente i ciclomotori che poi nascondevano presso le proprie abitazioni o nelle pertinenze di esse.
Il valore medio delle moto, accuratamente selezionate, in quanto nuovissime, varia dai 3.000 ai 3.500 euro, mentre il valore del quadriciclo con i quali i tre sono stati fermati è di gran lunga superiore.
La posizione dei tre è attualmente al vaglio dell'a.g. ordinaria e di quella minorile; rischiano pene severisime per i contestati reati di "associazione a delinquere", "furto aggravato", "ricettazione" e "danneggiamento".
Sono in corso ulteriori, approfonditi, accertamenti, per individuare la rete di fiancheggiatori ed acquirenti di moto o parti di esse, alcune delle quali sarebbero state "rivendute" ed attualmente in uso a giovani ricettatori dei comuni della riviera delle palme, i quali, una volta individuati, si vedranno contestare il più grave reato di "ricettazione".
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24/08/2012
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