Per Ferragosto deroga al divieto di somministrazione alcolici dalle 3 alle 6
San Benedetto del Tronto | La decisione riguarda la notte del 15 (non del 14) Fiori (ConfCommercio): "Piuttosto che vietare l’alcol sarebbe più efficace lavorare su un altro concetto: non bisogna abusare dell’alcol perché fa male e non perché è proibito".

La Confcommercio ricorda che le vigenti norme del codice della strada prevedono tra l'altro per le rivendite commerciali il divieto di vendita di alcolici e superalcolici dalle 24 alle 6; e per i pubblici esercizi (ristoranti, bar, pub, locali da ballo e di intrattenimento, ristoranti e bar negli hotel, agriturismi, circoli privati, fiere, sagre) il divieto di somministrazione dalle 3 alle 6. Ma questi divieti non si applicano per la notte tra il 15 e 16 agosto (così come per quella tra il 31 dicembre ed il 1° gennaio) per cui nella concomitanza del Ferragosto si può vendere e somministrare alcolici senza alcuna limitazione, anche se la "deroga" sarebbe stata più appropriata per la notte tra il 14 ed il 15 che è da sempre considerata quella clou della festività di metà agosto.
La Confcommercio ricorda altresì che comunque sono sempre in vigore, le norme inerenti all'obbligo per bar e ristoranti, la cui attività si protrae dopo la mezzanotte, di detenere un precursore a disposizione dei clienti per il test alcolemico e di esporre le tabelle sugli effetti dell'assunzione di alcolici e che per questi obblighi non ci sono deroghe.
"Le norme del codice della strada in essere - sottolinea il direttore Confcommercio Giorgio Fiori - prevedono maggiori limiti sia per i cittadini, sia per gli imprenditori ed è quindi da apprezzare che sia stato aumentato il numero dei soggetti che gestiscono l'alcol, sui quali si abbattono le restrizioni. L'alcol e il modo in cui questo viene consumato - precisa ancora Fiori - è da considerarsi un fenomeno sociale e la Confcommercio anche nel difendere gli interessi dei propri associati, è comunque attenta al livello di responsabilità sociale, soprattutto quando le devianze riguardano la sfera giovanile, pur se a volte si è davvero impotenti così come per certi versi se ne è avuta conferma proprio in occasione della recente Notte dei Colori".
"L'esperienza infatti insegna - conclude Giorgio Fiori - che i divieti da soli servono a poco e che anzi possono produrre per paradosso l'effetto contrario a quello auspicato. Forse, piuttosto che vietare l'alcol sarebbe più efficace lavorare su un altro concetto: non bisogna abusare dell'alcol perché fa male e non perché è proibito".
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14/08/2012
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