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Le ricette per rilanciare il commercio

Grottammare | Gli esperti a confronto sulle strategie di rilancio. Olivieri all’amministrazione: “Siamo in ritardo rispetto a tutto il resto del territorio. Corciamoci le maniche e troviamo soluzioni”

convegno commercio centro cittadino grottammare

Strategie, marketing e investimenti. Ma anche la necessità di modificare la struttura del centro cittadino e di calamitare l'attenzione del territorio e del mercato estero sulla Perla dell'Adriatico. Sono alcuni degli aspetti emersi nel corso del convegno sulle necessità di rilancio del commercio nel centro di Grottammare. Un appuntamento che ha visto gremita di cittadini e commercianti la sala consiliare del Comune, organizzato dal gruppo di Grottammare Attiva, che con l'occasione si è presentata alla cittadinanza, e diretto dal consigliere comunale e assessore provinciale Filippo Olivieri che nel corso di un passionale e coinvolgente intervento iniziale, ha illustrato un quadro della situazione sicuramente non incoraggiante esortando al tempo stesso tutti a lavorare per rinascere e crescere.

"Grottammare - ha affermato Olivieri - è diventata una città solo sulla carta, almeno quando si parla di commercio. C'è un corso che è una nuda lastra bianca e che - lo vediamo quotidianamente - ospita in tutto una manciata persone nell'arco di un pomeriggio. Come si può pensare che le attività commerciali possano sopravvivere e che possano arrivare investitori in un quadro come questo?". Rispondendo all'appello del gruppo di Grottammare Attiva Olivieri, attraverso il convegno, ha voluto fornire delle potenziali soluzioni mettendo sul tavolo le proprie idee e quelle di alcuni degli addetti ai lavori che hanno preso la parola dopo di lui.

"Le strategie ci sono - ha spiegato l'assessore provinciale - le attuano i centri commerciali, che vengono tanto demonizzati da alcuni rappresentanti di questa amministrazione comunale. Il marketing, la creazione di un brand. Tutte cose che andavano fatte, che vanno fatte". E ancora: "Grottammare sta puntando molto sulla cultura. Ma bisogna vedere di che tipo di cultura si parla, perché questa città sta investendo su appuntamenti come mostre fotografiche ed eventi vari che somigliano a club privati non certo ad eventi finalizzati alla crescita culturale, sociale ed economica dell'intera cittadinanza".

A corroborare le opinioni di Olivieri ha presenziato l'incontro anche il vice presidente della Provincia Pasqualino Piunti che ha ricordato come un tempo la Perla dell'Adriatico avesse una propria identità turistico-commerciale persa negli ultimi quindici anni. Coinvolgenti anche le parole del responsabile Confcommercio Tullio Luciani, grottammarese doc, che ha fatto un quadro generale della situazione passando in rassegna alcune delle mancanze principali dell'agglomerato urbano, dalle infrastrutture carenti, come il ponte di via Bore Tesino, fino al ritardo con cui è arrivato il casello autostradale passando per quello che è il sogno di molti: il porto turistico.

E' intervenuto anche il presidente provinciale della Confesercenti Bruno Tommaso Traini che ha dato responsabilità anche ai commercianti che dovrebbero lavorare in maggior sinergia: "Occorre fare squadra - ha affermato Traini - nel bene e nel male. Anche quando lavorare in gruppo significa investire risorse". Ma non si è trattato di un appuntamento a porte chiuse. Olivieri ha invitato anche a dire la sua l'assessore al commercio del comune grottammarese Cesare Carboni che ha illustrato quanto fatto finora ma è stato anche criticato dalla platea per alcuni aspetti legati alla gestione di licenze e al trattamento del commercio in generale. Lo stesso Olivieri ha ricordato come il commercio occupi solo pochissime e generiche righe nel programma di mandato dell'attuale amministrazione.

Il presidente provinciale Confcommercio Igino Cacciatori, esperto proprio in materia di commercio nei centri storici, ha avallato le proposte di Olivieri sottolineando in termini tecnici la necessità di traslare le strategie dei centri commerciali artificiali in quelli naturali. Il presidente di Confindustria Ascoli Bruno Bucciarelli, che ha chiuso i lavori dando vita ad una sorta di dibattito con la platea ha invece ricordato l'importanza di lavorare in sinergia con l'intero territorio. Nel corso della serata si sono presentati anche alcuni esponenti del direttivo di Grottammare Attiva quali il presidente Serafino Bruni, Enzo Stramenga, Graziella Castelletti e Giuseppe Marcozzi che hanno effettuato brevi interventi per esporre il proprio pensiero su quello che dovrà essere il futuro della città.

 

21/04/2012





        
  



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