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La Cisl Fp sulla sanità: "Sta cadendo a pezzi"

San Benedetto del Tronto | Con l’incontro tra Giunta Regionale e Sindacati di lunedì 19 marzo si è avviato ufficialmente il tavolo di confronto permanente sulla riorganizzazione della sanità regionale, in virtù di quanto disposto dal Piano Sanitario Regionale 2012- 2014.

Lo scenario complessivo si è ulteriormente complicato perché a livello nazionale il Governo Monti ha annunciato alle Regioni che se non si troverà, a breve, un accordo sul Fondo Sanitario Nazionale, entrerà in vigore un Decreto dello stesso Governo che prevede, per il biennio 2013 -2014, un taglio di risorse economiche pari a 8 miliardi di euro, in parte compensati con possibile introduzione di nuovi ticket sulle prestazioni e forse anche sui ricoveri. Per la Regione Marche significherebbe un ulteriore taglio di circa 200 milioni di euro.

A detta del Presidente Spacca e del Direttore del Dipartimento Sociale e Sanitario, Ruta, un taglio di questa entità sarebbe insostenibile per il sistema regionale e renderebbe impossibile continuare a garantire a tutti i cittadini un servizio sanitario pubblico, almeno come lo abbiamo inteso fino a oggi. Ciò anche alla luce del fatto che le Marche sono già all'interno dei parametri virtuosi stabiliti dal Ministero della Sanità e quindi grandi margini di risparmio non ce ne saranno. Si andrà avanti quindi con i previsti tagli di 10 milioni di euro sulla spesa del personale per il 2012, con il forte contenimento della spesa per beni e servizi e sulle attività convenzionate come previsto dal P.S.R. Inoltre è stato ribadito dallo stesso Presidente l'obiettivo di riqualificare circa 600 posti letto, attualmente per acuti, in posti di post acuzie e lungodegenza.

Il Presidente Spacca ha quindi annunciato che entro aprile si andrà all'approvazione da parte della Giunta di una riorganizzazione complessiva della sanità che stavolta - parole sue, difficili però da credere - non guarderà in faccia nessuno e non potrà tenere conto né dei consensi politici ed elettorali di alcun territorio né degli interessi di specifiche corporazioni o gruppi professionali.

Mentre lo scenario della nostra realtà sanitaria sambenedettese, in attesa delle decisioni della politica, è a dir poco drammatica a causa della fortissima carenza di personale dell'area assistenziale, amministrativa e tecnica. I numeri sono impietosi ed in assenza di un piano assunzioni credibile, non si potrà che andare alla riduzione di servizi sanitari e socio sanitari in molte realtà dell'Area Vasta 5 degli ospedali sia di San Benedetto che di Ascoli.

Attualmente nella nostra ex Zona Territoriale n.12 il personale presente conta 410 infermieri di cui 41 hanno un contratto a tempo determinato. La maggior parte di costoro avranno la scadenza del loro contratto, nel prossimo mese di giugno.

Gli O.S.S. invece sono 99 di cui 9 a tempo determinato.Già da questo quadro è facilmente intuibile quello che accadrà a giugno in assenza dei rinnovi dei tempi determinati degli infermieri e degli OSS. Ricordiamo che ad oggi l'ASUR ha bloccato le assunzioni in modo indiscriminato, applicando una metodologia lineare che sta massacrando il sud delle Marche. Questa situazione d'incertezza sulle assunzioni impedirà la minima programmazione delle ferie estive e la sostituzioni delle assenze fisiologiche.

Nelle due RSA di Ripatransone e Montefiore da troppo tempo si soffre per la carenza del personale sanitario, alla quale alcuno si preoccupa di porre rimedio, scaricando su lavoratori e pazienti le difficoltà asssitenziali che inevitabilmente si presentano. Infatti nella RSA di Ripatransone da gennaio manca 1 O.S.S. mai sostituito ma il peggio arriverà a giugno quando scadranno altri 4 contratti a tempo determinato della stessa qualifica, per i quali al momento non c'è la certezza della sostituzione o rinnovo. Nella medesima situazione si trova Montefiore nella quale dal mese di dicembre 2011 manca in modo stabile 1 O.S.S.

Nel dipartimento d'emergenza, oltre alla carenza d'infermieri ed OSS vogliamo segnalare la mancata sostituzione da circa due anni di 1 Autista d'Ambulanza. Stranamente, ma non più di tanto, si sono trovati i soldi per i contratti con le Pubbliche Assistenze ma non quelli per assumere l'autista mancante. La situazione peggiorerà nei prossimi mesi, visto che da luglio andrà in pensione un altro Autista.

Presso il Servizio A.D.I. ( Assistenza Domiciiare Integrata) sono in scadenza, a giugno, 2 contratti d'infermiere ma già da marzo, 1 infermiere ha terminato il suo contratto precario ma non è stato sostituito. E' facile riempirsi la bocca con false dichiarazioni di potenziamento dei servizi domiciliari per poi colpire l'ADI non assumendo il personale infermieristico necessario alla sua sussistenza. Anche presso il poliambulatorio di San Benedetto, manca da un anno 1 infermiere che non è mai stato sostituito.

A proposito di territorio, dal 1 marzo un infermiere del punto prelievi territoriale è andato in pensione ed ad oggi non vi è ‘autorizzazione per la sostituzione.

L'area della Radiologia è fortemente in crisi. Mancano all'appello 3 Tecnici perché quelli con contratto a tempo determinato che sono cessati a novembre e dicembre 2011 non sono stati mai sostituiti. Un quarto tecnico di Radiologia è in scadenza ad aprile 2012. Riasumendo, a fronte di un numero previsto di Tecnici RX per l'Ospedale di San Benedetto pari a 23 unità, ve ne sono in servizio solo 19. Con questo numero, mantenere i turni di servizio ed i rispettivi riposi e ferie sarà impossibile.

E' in forte crisi il servizio di Centralino ospedaliero nel quale mancano 2 unità ed i turni mancanti vengono coperti con mobilità forzate dai operatori centralinisti dell' Ospedale di Ascoli. Per assurdo gli operatori non si possono ammalare altrimenti si corre il rischio che in ospedale non risponda nessuno.

Non parliamo poi della Medicina Riabilitativa presso la quale si registra la mancata sostituzione di ben 6 fisioterapisti territoriali con il conseguente azzeramento del servizio domiciliare e una lista d'attesa ospedaliera chilometrica a causa della carenza di altri 2 fisioterapisti di reparto e di 1 infermiere.

Per concludere in bellezza, intendiamo segnalare la mancata sostituzione di 5 Educatori Professionali e che altri 2 Educatori termineranno il loro contratto a tempo determinato nel mese di giugno, lasciando il Centro Diurno di Salute Mentale in ginocchio. Questo sempre perché i servizi sociosanitari sono al centro dei bellissimi discorsi di politici e Direttori quando bisogna acquisire consenso ma in pratica sono quelli che pagano sempre per primi quando le risorse scarseggiano.

La CISL FP, da mesi denuncia una situazione della sanità di San Benedetto come di Ascoli al limite della decenza. La politica in generale ha lasciato all'ASUR il compito di far quadrare i conti ad ogni costo, girandosi dall'altra parte per non vedere le troppe iniquità e disparità esistenti da troppo tempo sul territorio regionale. I continui e ripetuti tagli al personale e quindi ai servizi stanno a dimostrare che la salute dei cittadini non è più al centro dell'interesse degli amministratori. La CISL FP chiederà ai Sindaci dell'Area Vasta 5, e anche in occasione del consiglio comunale aperto sulla sanità che si svolgerà a San Benedetto, di prendere una posizione netta e dura contro il disfacimento della sanità del territorio locale sambenedettese.

La CISL FP di Ascoli-Fermo è stata e sarà sempre in prima linea contro una gestione solo ragionieristica della sanità. Ha portato a casa, unitamente alla Federazione Regionale, importanti risultati come il blocco della riorganizzazione dell'area ATL fino al termine del confronto avviato in Regione e ha preteso che i criteri per la ricollocazione del personale amministrativo e tecnico fossero contrattati in Area Vasta.

Ora la priorità spetta all'assunzione e alla stabilizzazione del personale che serve per impedire che i servizi sociosanitari vengano chiusi o gravemente ridotti ed il personale trattato in modo poco dignitoso. La partita è appena iniziata.

30/03/2012





        
  



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