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La Federazione Sindacati Indipendenti sulla sanità: "Ignorano il Piceno e i sindacati"

San Benedetto del Tronto | La FSI interviene sui cambiamenti che stanno avvenendo riguardo la sanità locale, evidenziando la conscia ignoranza della Regione verso il Piceno e verso i sindacati, che ad oggi non sono ancora stati interpellati.

L'ingresso al Pronto Soccorso dell'ospedale di San Benedetto

Da parecchi giorni sulla stampa appaiono articoli concernenti cambiamenti organizzativi riguardanti i dipendenti dell'area amministrativa-tecnica della sede di San Benedetto del Tronto creando un infondato clima di allarmismo. Infatti, il regolamento ATL (Area Amministrativa, Tecnica e Logistica) deliberato dalla Regione non prevede nessun trasferimento di personale.

Oltretutto, si ritiene che l'ausilio del software unitario nell'ambito ASUR è in grado di poter far operare gli amministrativi e tecnici in aree distaccate senza la necessità di un accorpamento, tendente solo a dimostrare che "qualcosa" è stato fatto, al fine di nascondere le gravi lacune e problematiche che investono le due strutture sanitarie (Ascoli e San Benedetto del Tronto) che tutta la politica regionale finge di ignorare.

Premesso che l'attivazione ATL e l'integrazione in Area Vasta sono un passo dovuto per la riorganizzazione e che questa non significa annessione o trasferimento di personale, in quanto non previsto nel regolamento ATL deliberato dall'Asur e dalla Regione, essa dovrà, comunque, rispettare l'uniformità e la tempistica di tutte le altre AREE VASTE regionali, tali da garantire parità di trattamento e il rispetto delle professionalità amministrative e tecniche, previo coinvolgimento delle parti sindacali che a tutt'oggi non sono state ancora consultate. In parole povere, se la Regione e L'Asur vorranno sconfessare quanto già determinato, allora, il personale si sposterà solo quando quelli di Urbino saranno andati a Fano, e quelli di Ancona a Fabriano etc.

Ma il problema va ben oltre lo spostamento di un centinaio, tra amministrativi e tecnici, da S.Benedetto ad Ascoli, se così fosse, dietro ci potrebbe essere un progetto per affossare la sanità sambenedettese declassando nel giro di qualche anno l'ospedale "Madonna del Soccorso" a semplice Poliambulatorio/lungodegenza/RSA svuotando e indebolendo un territorio, punta di diamante del turismo marchigiano e dell'economia della nostra Provincia.

Con questi metodi non si migliora la sanità picena, ma si manifesta solo l'indifferenza verso un territorio, e la mancanza di rispetto verso tutti coloro che con impegno e spirito di collaborazione hanno cercato sempre di migliorare e dare il massimo per l'Ospedale "Madonna del Soccorso".

19/01/2012





        
  



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