San Benedetto invasa per la fiaccolata: "Noi il Gas non lo vogliamo!"
San Benedetto del Tronto | "Non siamo la discarica privata della GasPlus", questo uno dei tanti cori gridati contro l'impianto di stoccaggio gas, nella corposa fiaccolata che ha sfilato per le vie centrali della città.
di Emanuele Ciucani
Fiaccolata "No Gas Oh!", contro l'impianto che di stoccaggio
Il corteo composto da più di 1000 persone, senza contare i vari passanti del centro, è partito da Piazza San Giovanni Battista per poi dirigersi verso via Montebello fino a viale Moretti per poi concludere il tutto alla rotonda Giorgini.
Il freddo non ha scoraggiato i vari partecipanti i quali armati di candele hanno inneggiato slogan contro la GasPlus durante tutto il tragitto della manifestazione. Presenti, come preannunciato nei nostri precedenti articoli anche vari esponenti politici e di associazioni di rilievo.
Tra i tanti abbiamo notato oltre i 5 stelle, vari esponenti del PdL, tra cui Andrea Assenti, Luca Vignoli, Bruno Gabrielli, Pasqualino Piunti e Pierluigi Tassotti. Per l'Idv invece c'era Palma del Zompo, mentre per il Prc c'era Daniele Primavera. Quest'ultima presenza un pò contradditoria visto che Primavera, in alcuni suoi recenti interventi si era schierato in una posizione un pò più diplomatica rispetto l'impianto di stoccaggio gas.
Per le associazioni invece abbiamo notato vari esponenti della Formica di Grottammare e di Cittadinanzattiva. Ovviamente nessun membro della giunta Gaspari si è presentato, viste le ultime dichiarazioni del Pd, dove si è fatto capire che la giunta non protesta, ma agisce.
Al termine della fiaccolata i Comitati di Quartiere hanno letto alla folla un interessante documento che vi proponiamo in forma integrale:
E' bello vedere quanta gente è presente per salvaguardare questo territorio, ciascuno di noi con il nostro ruolo di genitori, figli o rappresentanti delle istituzioni o semplici cittadini, che vogliono tutelare la nostra città.
I rischi nella società contemporanea sono onnipresenti, e i cittadini hanno la sensazione di doverli subire continuamente, o per meglio dire, di essere soggetti passivi di decisioni che li toccano personalmente e che non possono controllare.
Non può essere più così e siamo qui riuniti per dimostrare appunto il contrario.
Ci siamo raccolti per rimarcare un valore primario essenziale: il diritto ad una vita salubre e in armonia con il nostro ambiente e il nostro territorio, considerati come beni comuni non piegabili alle logiche di un perverso mercato economico.
I cittadini di San Benedetto del Tronto e dei paesi limitrofi si mobilitano per difendere il diritto alla scelta della propria sicurezza e di quella della collettività, presente e futura, riguardo ad impianti di alto impatto ambientale e rischiosi per la salute, come sembra essere appunto questo relativo alla realizzazione dell'impianto di stoccaggio in un'area densamente abitativa.
Siamo convinti come voi che la nostra città a vocazione turistica, non possa dissipare un patrimonio lasciatoci in eredità dai nostri nonni, attraverso decenni di duro lavoro che ci ha caratterizzato nel mondo per la nostra ospitalità; abbiamo dovuto lottare per conquistare la nostra immagine e conservarla per i nostri figli.
Il turismo per noi è sopravvivenza, pane quotidiano. Non possiamo accettare e permettere ad una multinazionale, scevra da qualsiasi pregiudizio e nel più totale disinteresse e disprezzo per noi, Gente di San Benedetto, di deturpare il nostro ambiente e le nostre bellezze naturali.
L'uomo ha ormai ampiamente dimostrato la sua capacità di sconvolgere il territorio su cui vive. Adesso la sfida è un'altra: quella di dimostrare che siamo capaci di impiegare la stessa abilità nel gestire su larga scala e su basi sostenibili le risorse a disposizione, abbinando due imperativi: sviluppo e conservazione.
Ed è su questo fatto, nient'altro che su questo fatto, che siamo tutti chiamati a riflettere.
Il nostro territorio è molto limitato in espansione e fortemente antropizzato, il posizionare lo stoccaggio di questo mega- deposito in zona Agraria, creerebbe molteplici problemi alla circolazione stradale, all'impatto ambientale, alla valutazione degli immobili, alle attività turistiche- balneari.
I cittadini, chiedono alle istituzioni locali, nazionali e regionali e particolarmente al Sindaco, quale legittimo rappresentante di questa città, di tutelare gli interessi dei Sambenedettesi, di pronunciarsi e prendere posizione in favore della popolazione, nelle varie fasi decisionali e Tecniche in cui Ministero Sviluppo Economico, Vigili del Fuoco, Regione, Provincia e la nostra Città rappresentata dal Sindaco, dovranno esprimere il nostro dissenso e tutelare la nostra salute bloccando un intervento che snatura il nostro territorio.
Non si tratta di fornirsi di un alibi di comprensione su problemi contingenti che possono essere risolti con la buona volontà, ma di chiedersi realisticamente, senza ipocriti veli, in quale modo si intenda operare per salvaguardare e non disperdere, quella ricchezza che caratterizza il territorio a nostra disposizione.
La via che dobbiamo perseguire è tutelare e far crescere l'aspetto naturalistico, il parco marino e la riserva Sentina, questa città non ha e non deve avere impianti industriali e men che meno centrali di stoccaggio o attività sottoposte, per loro natura, ad analisi di incidente rilevante richiesto dalla Legge Seveso 2 .
Queste mille luci presenti questa sera e questa forte partecipazione di cittadini che si uniscono, devono essere un ringraziamento per tutto il lavoro svolto fino ad oggi dai Quartieri, dall'amministrazione Regionale dell'Abruzzo, dalla Provincia, dal Comune, dai movimenti e dalle Associazioni che si sono unite e debbono continuare ad aggregare fino ad arrivare a creare una fiamma che scaldi i nostri cuori e formi un unico fronte che respinga la speculazione, e scriva il No definitivo allo stoccaggio Gas a San Benedetto del Tronto".
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14/01/2012

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