Il coraggio di scegliere
San Benedetto del Tronto | Il PD scende in campo sullurbanistica. Parola chiave: confronto con i cittadini.
di Martina Oddi

Gruppo consiliare PD
"Non siamo cementificatori, puntiamo ad una crescita organica a impatto zero nel rispetto dell'ambiente". Così Gregori annuncia la posizione del PD sulla spinosa questione dello sviluppo urbano. "Il nuovo Piano Regolatore si muove sulla base di un grande progetto politico. Integrazione, housing sociale, spazi verdi e servizi, infrastrutture. Per uno sviluppo contenuto, compatibile con una crescita associata al minor consumo possibile del territorio", continua Loredana Emili. E spiega che per raggiungere tali obiettivi l'allargamento della città deve avvenire verso l'alto, secondo il criterio della riduzione dell'estensione, per una città più concentrata anche se non soffocante.
Fondamentale, per disegnare il volto di San Benedetto che verrà, il confronto con la cittadinanza - spiega il capogruppo del PD - e annuncia la prossima stagione di assemblee nei quartieri per raggiungere una convergenza partecipata e diffusa. "Gli interlocutori saranno anche i piccoli proprietari, stante la necessità di operare attraverso accordi di programma, in base a operazioni perequate con i diritti edificatori" sottolinea la Emili. Oggi che la nuova legge regionale - di prossima attuazione - prevede una riqualificazione della città concordata con gli abitanti e realizzabile in tempi molto più brevi - bypassando il passaggio in Provincia - obbiettivo prioritario rimane l'attuazione di un nuovo PGR, prima della fine del mandato.
Nel mentre Evangelisti rende pubblicamente onori al merito a Daniele Primavera per essere stato il primo a suggerire le soluzioni sulla Megavariante. La Emili antepone le priorità condivise alle pretese dei sostenitori della crescita zero e dei fautori del motto ‘non nel mio cortile' - coniato dai detrattori del deposito del gas dell'Agraria: "Se l'area Brancadoro deve diventare il polmone verde della città, SEL dovrà fare uno sforzo per rispettare l'accordo di mandato. La riqualificazione urbana è un traguardo auspicato da tutti ma il PD è consapevole delle difficoltà di un percorso che si annuncia molto accidentato". Perché tutelare i beni di una città prevede il coraggio di fare delle scelte e il dovere di assumersene le responsabilità. E trasforma un insieme di persone in una comunità.
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12/11/2011
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