L'abolizione delle province, enti inutili e dispendiosi, e la totale abrogazione della legge elettorale, il "porcelllum" (definizione dello stesso creatore della legge) sono i "pomi della discordia".

"Le province ci costano 20 miliardi di euro l'anno, con quattromila persone solo tra amministratori ed eletti, senza contare auto blu, uffici, spese di rappresentanza.
Tutti i partiti, trasversalmente, in sede di campagna elettorale si impegnano per abolirle. E, sempre trasversalmente, rimandano, da quarant'anni a questa parte. E' ora di eliminare questi carrozzoni e affidare le funzioni a Comuni e Regioni, secondo la rilevanza delle stesse" afferma Marini, responsabile giovanile IdV Piceno.

"La certezza di sapere che chi siederà in Parlamento sia una persona onesta, non condannnata, e la possibilità di scegliere, per i cittadini, i propri rappresentanti ci sembrano delle regole fondamentali per il funzionamento di una Democrazia.
Questi diritti ci son stati scippati dal "porcellum", ed è nostra ferma intenzione riappropiarcene.

Non tollereremmo altri casi Scilipoti, Calearo, Polidori..." continua Cardilli, responsabile provinciale del partito. Pertanto invitiamo tutti i cittadini a firmare nei comuni o nei banchetti che saranno allestiti nei centri urbani tra Ascoli Piceno e san Benedetto del Tronto.

"Chiediamo ai cittadini di tornare protagonisti, come lo sono stati per i referendum sull'acqua, nucleare e legittimo impedimento".