FestivaLiszt, un convegno a Grottammare sul bicentenario della nascita di Franz Liszt
Grottammare | Al convegno in piazza Peretti hanno partecipato Giovanni Desideri (critico e storico musicale) e Marta Mancini (direttrice della biblioteca del conservatorio Gioachino Rossini di Pesaro).
di Alfonsi Valentina
Il convegno
Si è chiusa a Grottammare venerdì 26 agosto la nona edizione del FestivaLiszt, organizzato dalla Fondazione Gioventù Musicale d'Italia (sez. Petrini) presieduta da Rita Virgili, con la direzione artistica di Federico Paci e la collaborazione della Provincia di Ascoli Piceno, del Comune di Grottammare e della Fondazione Carisap.
Il concerto serale del pianista Pierre Réach, che ha eseguito la riscrittura per piano di Franz Liszt della "Symphonie Fantastique" di Hector Berlioz, è stato preceduto da un convegno in piazza Peretti dedicato alle celebrazioni del bicentenario della nascita del grande compositore ungherese.
«Nel campo della diffusione e della pratica della musica classica, gli anniversari sono ormai un metodo operativo per offrire opportunità di scoprire o approfondire determinati personaggi: l'ascolto della musica dal vivo è fondamentale e l'attività di un festival come quello di Grottammare è davvero importante» dice Giovanni Desideri, giornalista e critico musicale.
Per avvicinarsi a Liszt, Desideri consiglia la lettura di un libro di recente pubblicazione, "Il mio Liszt" del pianista Michele Campanella: «Un ottimo testo divulgativo, molto valido come introduzione alla musica in generale ma anche ricco di annotazioni specifiche rivolte ai musicisti sull'esecuzione dei pezzi».
Desideri usa proprio le pagine di Campanella come base per discutere uno degli aspetti più controversi della musica di Liszt, quel virtuosismo estremo a volte criticato come ricerca della difficoltà fine a se stessa.
«Bisogna comprendere che per Liszt la musica non era mai intrattenimento ma traduzione in note di un contenuto - spiega ancora Desideri - perciò la sua complessità serve a stimolare la riflessione negli ascoltatori, a elevarne lo spirito. In questo senso la musica di Liszt può anche essere definita profondamente spirituale, e non perché legata al sacro, ma per i suoi punti di contatto con la poesia, la letteratura, la pittura».
A Grottammare lo scorso 23 agosto il pubblico del festival ha potuto ascoltare i tre Sonetti di Francesco Petrarca musicati da Liszt, nella versione per pianoforte e baritono eseguita da Giulio Zappa e Andrea Concetti; del Sonetto 104, "Pace non trovo", Marta Mancini (direttrice della biblioteca del Conservatorio "Rossini" di Pesaro) ha proposto in piazza Peretti una registrazione del pianista rumeno Dinu Lipatti, «un musicista straordinario, morto di malattia nel 1950 a soli 33 anni».
Il 26 agosto, presso la chiesa di santa Lucia, è stato anche consegnato il Premio Liszt 2011 aal pianista Rolf-Dieter Arens, rettore dal 2001 al 2010 dell'Accademia di musica Franz Liszt di Weimar e dal 2007 presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Liszt Nuova Weimar.
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29/08/2011
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