Ufficializzata ieri, la sentenza del Tar del Lazio invalida il pedaggio sul raccordo autostradale in quanto contrario alla normativa europea e iniquo, dato che il sistema di rilevazione free flow è previsto solo in entrata, senza offrire la reale misurazione del servizio fruito.

Il Ministro Mattioli e il suo vice Castelli dichiarano però che andranno avanti e si attende solo che il Ministero dell'Economia comunichi l'entità della somma che i viaggiatori dovranno pagare. Il PD, con Mandozzi, Di Francesco e Gaspari, annuncia battaglia fino alla revoca del provvedimento, con azioni di presidio nelle uscite dell'Ascoli Mare e un'interrogazione al consiglio provinciale del 10 marzo.

"Nel silenzio assordante della Provincia, la voce dimessa di Celani ha saputo solo chiedere una sospensiva di cinque anni" accusa Di Francesco che sottolinea la necessità di un'azione di concerto, per coinvolgere tutti i soggetti portatori di interesse e gli enti territoriali. Il PD, forte delle 8.500 firme raccolte, che si vanno a sommare alle 4.500 cartoline di protesta dell'IdV e all'azione frontale di opposizione messa in piedi dal MAP, annuncia che la protesta andrà avanti ad oltranza, fino ad azioni eclatanti, se necessarie, come il blocco del traffico.

"La verità è che il Governo non si è preoccupato dei buchi enormi nel bilancio dell'ANAS, e pensa di evitarne il fallimento ricorrendo al balzello" denuncia Mandozzi. "Non è la prima volta che i fondi non vengono diretti alle destinazioni legittime, come nel caso dei FAS, non più disponibili perché dirottati sulla ricostruzione dell'Aquila" sottolinea Gaspari che, passando da una grana all'altra, frena l'emotività del risentimento di SEL sull'omissione del riferimento alle primarie durante l'incontro con Veltroni.

"Mi sembrava prematuro parlarne, la cosa importante è che c'è un accordo politico, di cui le primarie sono state condizione condivisa. Non vorrei essere frainteso nemmeno sull'invito rivolto a Canducci a non candidarsi: nessun alleato è mai stato più leale dei Verdi in questa legislatura. La mia era solo una considerazione di opportunità politica rispetto alla scelta da porre agli elettori. Paolo ha tutti i numeri per essere un ottimo sindaco". Toni pacati e concilianti per difendere l'unione appena siglata, perché - Gaspari lo sa - solo uniti si vince.