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"Attenti al lupo" chiude la stagione teatrale per bambini al Teatro delle Energie

Grottammare | È andato in scena a Grottammare domenica 20 febbraio "Attenti al lupo" della compagnia Eventi Culturali / Teatri Comunicanti di Porto Sant'Elpidio, uno spettacolo vivace e interattivo apprezzato dagli spettatori di tutte le età.

di Alfonsi Valentina

Attenti al lupo

Quattro candidati alla presidenza. Spettatori che diventano delegati chiamati al voto. Il pericolo incombente dei cacciatori. Un teatro trasformato nella sede del settimo congresso nazionale dell'A.L.C.I. (Associazione Lupi Cattivi d'Italia).
"Attenti al lupo" della compagnia di Porto Sant'Elpidio Teatri Comunicanti / Eventi Culturali, è andato in scena domenica 20 febbraio al Teatro delle Energie di Grottammare, appuntamento conclusivo di "Oh che bel castello", la stagione teatrale dedicata alle produzioni per bambini, ragazzi e famiglie.

Uno spettacolo basato sulla totale interazione tra pubblico e attori, vivace, articolato e ricco di idee, accolto con entusiasmo dai bambini e dagli adulti; gli attori Oberdan Cesanelli, Stefano Leva e Federico Mancini - che sul palco, con rapidi cambi d'abito, interpretano lupi e cacciatori - ci raccontano la propria esperienza nel campo del teatro per l'infanzia e la genesi di "Attenti al lupo".

Avete scelto un tema originale e inconsueto per uno spettacolo rivolto all'infanzia: le elezioni, l'esercizio del diritto di voto.
«Il testo, scritto dal nostro direttore artistico Marco Renzi, prende spunto dal contesto reale in cui viviamo: siamo immersi in una continua campagna elettorale e ci piaceva l'idea di avvicinare i bambini a questo argomento in modo divertente ma anche critico. I più piccoli colgono gli aspetti più buffi, quelli un po' più grandi riescono ad apprezzare il valore delle azioni dei personaggi, ad esempio la positività dell'impegno personale del Lupo Cerimoniere, contrapposta alla vigliaccheria dei candidati alla presidenza che scappano all'arrivo dei cacciatori».

Perché i lupi?
«Il lupo è l'animale più bistrattato, finisce sempre male, non esiste una fiaba in cui il lupo vince: nel nostro spettacolo la convenzione viene ribaltata e i cattivi diventano i cacciatori.
I lupi sul palco hanno sembianze umane e questo consente di trasformare anche gli spettatori in lupi con un semplice gioco di immaginazione: entriamo in teatro e siamo tutti lupi. I cacciatori invece, per contrasto, indossano maschere animalesche».

In scena, oltre a lupi-umani e cacciatori-animali, agiscono anche i tre pupazzi chiacchieroni impegnati a commentare e deridere le promesse elettorali dei quattro candidati.
«Sentivamo l'esigenza di avere qualcos'altro sulla scena, che riempisse, anche tecnicamente, certi spazi. Pupazzi e oggetti animati sono una presenza costante nei nostri spettacoli: qui abbiamo scelto questi tre personaggi che fanno riferimento, in maniera un po' ambiziosa, al coro greco».

Come vi approcciate, da attori, a spettatori così giovani?
Leva: «Lavoro come attore da tre anni, proprio con Eventi Culturali sto facendo una positiva esperienza nel campo del teatro per bambini».
Mancini: «Per me è la prima esperienza, sono impeganto anche come tecnico».
Cesanelli: «Lo faccio da molti anni, si tratta di qualcosa di completamente diverso rispetto al teatro di prosa per adulti, dove il pubblico è già educato al silenzio e ha una consapevolezza maggiore, quantomeno rispetto al luogo e ai codici di comportamento da tenere in un teatro. I bambini possono essere imprevedibili.».

Spesso però, rispetto a certi adulti distratti e disinteressati nei confronti del teatro, i bambini sanno essere spettatori migliori, molto più motivati ed entusiasti.
«I bambini ti comunicano con sincerità le proprie reazioni, dall'apprezzamento al rifiuto. È una bella prova recitare per loro, l'interpretazione deve essere il più possibile coinvolgente e mai distaccata. Nei nostri spettacoli cerchiamo l'interazione continua, la rottura della quarta parete, un'apertura totale verso i bambini che possono anche arrivare a farti cambiare lo spettacolo».

In base all'esperienza della vostra compagnia, com'è l'accoglienza riservata al teatro per ragazzi?
«Giriamo in tutta Italia, domani saremo a Caserta, le reazioni del pubblico sono molto buone; per quanto riguarda le strutture ospitanti, siamo abituati ad andare in scena nei posti più diversi, dal bel teatro comodo e attrezzato alla piazza più rumorosa: bisogna essere pronti a tutto e saper valorizzare la messa in scena di ogni spettacolo in base al luogo in cui ci si trova».

http://www.eventiculturali.org/ 

23/02/2011





        
  



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Attenti al lupo
Attenti al lupo

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