Il Concordia pieno in ogni ordine di posto nel pomeriggio di lunedì, il gruppo consiliare del PD della città schierato sul palco, per accogliere Walter Veltroni protagonista dell'incontro "Fuori dal Novecento. Giusta, aperta, forte: viva l'Italia". E per dare inizio alla campagna elettorale al fianco del Sindaco uscente Gaspari, pronto a ricandidarsi, di cui fidarsi secondo Veltroni - in quanto in questi cinque anni di mandato ha dato prova di onestà e di esperienza.

Fondamentali le amministrative per dare nuovo corso al Paese scegliendo il primo cittadino, il migliore che possa guidare la città, il primo passo per costruire un'alternativa credibile al demone del berlusconismo. Cosa è cambiato dal 1994, quando è iniziata l'era del Cavaliere? Niente è migliorato, il paese non ha avuto un grande progetto - dopo l'entrata nell'euro - su cui dare prova di grandezza, si ritrova oggi senza lavoro e senza soldi a far fronte alla crisi, senza pianificare una ripresa, ma ricorrendo solo a tagli indiscriminati di contenimento.

Coagulare il consenso di un'alternativa politica al premier intorno a alcune grandi sfide sui temi di crescita, puntando sulle eccellenze e sul talento, per costruire il futuro dei prossimi dieci anni su basi solide. Questa la visione dell'On. Veltroni, ispirata dall'esperienza della Germania, motore della ripresa Europea grazie al progetto di rilancio Schroeder - Fischer proseguito con coerenza dalla Merkel.

L'Italia deve scuotersi dal suo immobilismo, riscoprendo la spinta propulsiva dei giovani. E il ruolo politico in Europa deve essere attivo e coerente, partendo proprio dalle vicende del Nord Africa che in questi giorni sta riscrivendo la storia del mondo, liberandosi di dittature ammantate di democrazia, sostenute a lungo dall'Occidente in quanto alternativa ai totalitarismi islamici. Ma che oggi non rispondono alle esigenze di libertà e di democrazia delle loro genti.

Così, mentre Obama abbandona gli indugi e la posizione storica degli Usa, da sempre al fianco dei Mubarak d'Oriente, l'Italia sembra nutrire un nostalgico ricordo dei tempi finiti nelle rivolte di piazza che stanno contagiando il Medio Oriente. Lo sguardo al futuro, l'orgoglio dell'identità democratica nella vocazione di un partito aperto e generoso, che fa del mondo la sua casa e si mobilita contro l'ingiustizia in ogni luogo in cui essa si manifesti.

Una sola fede per tante anime che applaudono con partecipazione: l'onorevole Agostini, l'assessore regionale Canzian, il consigliere regionale Perazzoli e l'ex sottosegretario Colonnella, i rappresentanti del Governo della città - tra cui gli assessori Mozzoni, Sorge e Capriotti.

Una sfida per riscoprire l'ispirazione democratica dell'Italia, la dignità e il ruolo di un Paese che vuole riscattarsi dall'immagine internazionale che in questi ultimi tempi lo rappresenta nelle vignette e nei cartoon per soli adulti, deriso da Oriente a Occidente.