Il romanzo "Verde e oro" dà risposta un po' a tutto, forse perché si propone senza pretesa, ma lasciando la sorpresa di qualcosa di buono.

È una storia che tutti vorremmo fosse "la" storia, quella che ci riguarda, quella che può capitare proprio a noi, sia che possiamo chiamarci Angelica, sia che il nostro nome possa essere Andrea.

E questo non perché i due siano personaggi azzeccati, giusti, perfetti, ma perché sanno cogliere l'opportunità bella che è nella vita di ciascuno, quella di incrociare l'amore e riconoscerlo, nonostante le strane apparenze, i contrattempi, i ricordi pesanti e le troppe domande.

L'autrice passa con leggerezza nell'animo dei due, senza la pretesa di farne una sezione psicologica, permettendo così al lettore di riconoscersi a sprazzi e per parole e lasciando a chi vuole la ricerca del perché la propria storia possa andare a braccetto con quella che legge.

È un romanzo calato nei nostri giorni, ma allo stesso tempo che parla di valori antichi, non vecchi ma preziosi, che lascia una dolcezza buona dopo averlo letto, con il dubbio che i piccoli miracoli, quelli che davvero cambiano la vita, possano anche riguardarci e che il tempo per sognare non è finito, non è un lusso e non è una fortuna.

 

 

 

Profilo autrice:

Nata a S.Benedetto del Tronto 38 anni fa, vive e lavora tra le province di Fermo, Ascoli Piceno e Ancona. Giovanissima diventa avvocato, professione che esercita presso il foro di Fermo, e successivamente docente delle superiori. La scrittura è sempre stata un vizio, con "Verde e oro" assecondato nella sua presentazione pubblica, dichiarando così apertamente la vena artistica e creativa della scrittrice.