Il vecchietto dove lo metto?
San Benedetto del Tronto | Azione corale delle famiglie dei pazienti della Residenza Assistenziale San Giuseppe: Insieme ai bambini gli anziani rappresentano una priorità per la nostra società.
di Antiniska Oddi
Protesta dei familiari RSA S. Giuseppe
Così Claudio Di Medio, portavoce del Comitato delle famiglie risponde alla lettera inviata dalla RSA San Giuseppe agli utenti, che annuncia, a partire dal 1 gennaio 2011, l'aumento del 25% della retta mensile per il vitto e l'alloggio. "Questa struttura" continua Di Medio "si caratterizza per una rara simbiosi tra pubblico e privato: la Ideas Srl, che gestisce la parte alberghiera e la ASL per i servizi medico-infermieristici. La Regione interviene unicamente per fissare i parametri della retta".
E prosegue: "noi non rifiutiamo a priori il discorso dell'aumento. Il nostro risentimento è dovuto al fatto che la lettera, pervenuta alle famiglie solo il 31 dicembre, riporta invece la data del 14 dicembre 2010. Questo è già indice di un comportamento scorretto: la comunicazione riguardante il rincaro drammatico di circa 250 € al mese richiedeva tempi più lunghi. E' stata invece volutamente tenuta in serbo fino alla fine per evitare eventuali reazioni da parte delle famiglie, intimando di adeguarsi pena la perdita del servizio".
Il Comitato, in risposta a tutto ciò, batte il pugno e dice no, annunciando provvedimenti ed azioni di protesta: "non subiremo supinamente tale aumento; scriveremo alla ASL, alla Regione stessa e per ora continueremo versare la retta usuale". Alcune considerazioni dei familiari fanno riflettere: perché un servizio così è garantito solo da questa struttura che agisce in totale monopolio, essendo l'unica attrezzata ad accogliere anche i casi più compromessi? Perché a fronte di un utile di 30000 € con cui si è chiuso l'anno si impone un aumento così drastico e repentino, adducendo come scusa l'offerta di nuovi servizi di difficile attuazione - come i 100 minuti di assistenza diurna individuale? Perché la Dottoressa Anna Maria Anelli, coordinatrice della Ideas Srl, si mostra così intransigente persino con la stampa, da vietare l'accesso alla struttura ai giornalisti interpellati dai familiari dei pazienti?
I parenti accusano la totale assenza delle Istituzioni ma a chi denuncia un vuoto di autorità, Gaspari risponde che "il Comune farà il possibile ma essendo coinvolto in minima parte, detiene un potere di trattativa molto limitato". Vero è che l'Amministrazione comunale da già un contributo proporzionale ai pazienti meno abbienti, secondo quanto dichiarato dagli stessi familiari. Vero anche che il servizio è stato esente da aumenti dal 2006, ma la crisi non fa sconti. E se arrivano i tagli il vecchietto dove va?
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03/01/2011
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