A Porchia il presepe vivente con oltre 200 figuranti
Montalto delle Marche | Il 2 e il 6 gennaio intorno ale mura castellane della frazione rivivranno tante antiche tradizioni per la sacra rappresentazione. Tra le novità di quest'anno la pigiatura del vino.
Il presepe vivente di Porchia in una foto d'archivio
L'ingresso è gratuito. La manifestazione è stata organizzata dalla Parrocchia Santa Lucia in collaborazione con le quattro parrocchie dell'antico borgo piceno attraverso i parroci che si sono impegnati per la riuscita della rappresentazione insieme ai cittadini del posto. Con grande entusiasmo i parrocchiani hanno aderito alla rappresentazione per il piacere dei moltissimi visitatori attesi per l'occasione anche preparando i costumi . Tra le novità di questa edizione anche l'antica pigiatura del vino.
Nelle antiche botteghe scavate sotto le mura castellane, dentro agli scavi della imponente torre merlata, nella cripta della cinquecentesca chiesa di Santa Lucia i visitatori vivranno la rievocazione della nascita di Gesù passando attraverso una successione di ambienti e contesti che dall'Annunciazione dell'Angelo li accompagnerà fino all'adorazione dei Magi.
Protagonisti dell'evento gli abitanti del paese che interpreteranno pastori, artigiani, maniscalchi e la Sacra Famiglia: Maria, Giuseppe e il Bambin Gesù oltre ai soldati, ai mestieranti, alle odalische. Tutto molto, molto curato e nei minimi particolari. Il presepe vivente nasce dal desiderio delle famiglie di Porchia di vivere con i propri figli il periodo dell'Avvento nel suo pieno significato. Lungo i vicoli ora ripidi ora distesi del centro insieme ai personaggi del sacro racconto si potranno sì incontrare gli antichi mestieri ma anche ammirare opere d'arte come la splendida Pala dell'altare del maestro Vincenzo Pagani e i raffinati affreschi della cripta della chiesa parrocchiale e soprattutto saranno accolti da una comunità, quella di Porchia, che vive con passione questo momento di coesione sociale e di creatività collettiva.
Un'occasione, dunque per immergersi in un piccolo mondo d'altri tempi dove ritrovare lo spirito autentico del Natale, fatto di meditazione ma anche di convivialità, intesa come incontro sincero tra persone, ritrovato piacere di relazioni e di profonda e generosa socialità. L'itinerario a tappe consentirà anche di riscoprire antichi mestieri ormai scomparsi: il vecchio forno, la bottega del fabbro, la casa del massaro e del bracciante, le botteghe del calzolaio e dell'impagliatore. I costumi sono stati realizzati dagli stessi parrocchiani che si sono preparati diverse settimane prima dell'appuntamento con la natività. Un momento spirituale di grande importanza per la comunità locale.
|
31/12/2010
Altri articoli di...
Cultura e Spettacolo
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
53 anni di Macerata Jazz (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
Ascoli Piceno
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati