Problema erosione della riserva Sentina
San Benedetto del Tronto | Nuova sollecitazione al fine di arginare lazione erosiva lungo la costa della Riserva Naturale Regionale Sentina.
Erosione riserva Sentina
Considerato che il Comune di San Benedetto del Tronto e il Comitato di Indirizzo della Riserva Naturale Regionale Sentina hanno commissionato all'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) una ricerca per la "Salvaguardia della fascia costiera prospiciente la Riserva Sentina" e che dai risultati (trasmessi nel fascicolo prot. n. 134 del 12/08/2010) è emerso che:
- negli ultimi 50 anni la linea di costa è penetrata di circa 120 metri, con una perdita complessiva di 22 ettari di territorio;
- dal 1999 al 2008 si è registrata una perdita media annua di un volume di sabbia pari a 45.000 m3;
- nei prossimi 30 anni, il modello matematico elaborato dall'ISPRA prevede un ulteriore arretramento della linea di costa di ben 60 metri con la conseguente perdita di due casolari di valenza storico-architettonica tra cui la "Torre sul porto" del 1543;
Preso atto che dagli studi sopra citati e dai rilievi batimetrici effettuati dall'Università degli Studi di Camerino, si evince che le cause di tale grave fenomeno sono essenzialmente: il mancato apporto di inerti da parte del fiume Tronto, la presenza di barriere lungo il litorale sanbenedettese e soprattutto la presenza del pennello del porto di Martinsicuro.
Vista la volontà, espressa dall'Amministrazione di Martinsicuro (Regione Abruzzo) di prolungare di ulteriori 70 metri il pennello del porto, con conseguenze facilmente prevedibili riguardo la recrudescenza del fenomeno erosivo lungo la costa della Sentina.
Visto il drammatico peggioramento dell'azione erosiva, documentato dal materiale fotografico che allego alla presente.
Considerato il notevole sforzo che si sta compiendo in questi anni riguardo la valorizzazione ambientale e turistica dell'area protetta, con l'arrivo di numerosi finanziamenti per il ripristino degli ambienti umidi e per il restauro conservativo della "Torre sul Porto", l'inizio di attività di coltivazione biologica della liquirizia, la rinaturazione del fosso collettore, senza contare le crescenti attività di educazione ambientale.
SI SOLLECITANO le autorità in indirizzo ad affrontare con urgenza la grave problematica al fine di scongiurare la perdita di casolari storici e numerosi ettari di area protetta.
Nella speranza che questo appello non rimanga lettera morta, colgo l'occasione per salutarvi cordialmente.
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07/10/2010
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