Autobus: tagli in vista
San Benedetto del Tronto | A rischio il futuro del trasporto pubblico.
di Redazione
Gaspari, Capriotti e i dirigenti della Start
Salvare la città dall'inquinamento e dal traffico diventa più difficile: i bus urbani ed extraurbani subiranno tagli alle corse. Lo dice senza mezzi termini la Regione che ha quantificato le minori entrate per la voce del trasporto pubblico al 30 %. Preoccupati gli enti locali, dove l'autobus rappresenta unsa valida alternativa all'automobile e al traffico urbano. A fronte di risorse che diminuiranno inesorabilmente, la Start continua ad investire acquistando due autobus a metano, del costo di 270 mila euro l'uno, che andranno ad arricchire il parco bus di San Benedetto.
Presentati, ieri mattina, i due mezzi dal presidente della Start Arrigo Silvestri, dal direttore Ado Paolini, dal sindaco Giovanni Gaspari e dall'assessore alla Viabilità Settimio Capriotti. Due bus attrezzati anche per i disabili, infatti sono muniti di una pedana che si abbassa ad ogni fermata e fa da "scivolo" per chi si trova in carrozzella. All'interno c'è il posto dedicato al disabile, mentre complessivamente può trasportare 90 persone di cui 23 a sedere. Nuovi acquisti che vanno incontro sia alle esigenze dei disabili che della cittadinanza, considerando l'alimentazione a metano che inquina meno, senza dimenticare l'obiettivo dell'alimentazione ibrida, che determinerà tra qualche anno l'abbandono anche del metano.
Sui tanti disagi che deve ancora afrrontare chi sceglie di spostarsi con l'autobus - dalle corse che non sono quasi mai puntuali né frequenti, ai disservizi come nel caso del maxischermo presente da mesi presso la stazione in via Gramsci che dovrebbe mostrare gli orari dei bus e invece non è mai entrato in azione - il presidente Silvestri dice: "Manca ancora un'autorizzazione per far funzionare quel display, stiamo attendendo anche l'allaccio della corrente da parte dell'Enel. Per quanto riguarda le corse si annunciano ancora più rare se si pensa ai tagli che la Regione applicherà a fronte delle minori entrate che arriveranno dal Governo".
E c'è chi si chiede se davanti a questa riduzione delle risorse non sarebbe il caso di diminuire gli stipendi di direttori e presidenti della Start che sono tra coloro che , all'interno delle partecipate, percepiscono di più. Immediata la risposta di Paolini e Silvestri i quali fanno notare come le loro remunerazioni siano le più basse delle Marche.
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03/10/2010
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Betto Liberati