La tomba della poetessa sambenedettese Bice Piacentini è stata sottoposta ad un intervento di restauro e restituita alla città, che è chiamata a partecipare all'inaugurazione virtuale il 1° novembre alle 11.00 nell'area vecchia del cimitero, lungo le due logge antistanti la chiesa, in cui sorge insieme alle tombe più vecchie.

L'impegno dell'Assessore Sorge e del direttore del cimitero cittadino Lanfranco Cameli hanno permesso un lavoro di pulitura del frontale, di ripresa delle tinte originarie, di lucidatura di marmi e stucchi nonché del recupero degli intarsi in oro, perduti sotto l'incalzare del tempo.

La cappella era stata privata nel 2003 delle spoglie di Bice, del fratello e della madre - tumulati nella tomba insieme a quelle di altri quattro individui rimasti ignoti - a causa delle pessime condizioni in cui versava. Realizzata dallo scalpellino Giacomo Ferrante sul disegno del fratello della poetessa Gualtiero Piacentini, deceduto subito dopo aver costruito il mausoleo di famiglia all'età di 25 anni, e voluta dal marito di Bice, Carlo Piacentini Rinaldi - nonché suo zio paterno, secondo le più autentiche usanze dell'epoca - oggi è nuovamente destinata alle spoglie della famiglia. Un restauro importante, 20.000 € spese bene per ricostruire un altro tassello della memoria storica della città.