Un nuovo caso "Poste" nei Comuni del Piceno? Forse si. Infatti, la chiusura di lunedì mattina dell'Ufficio Postale di Monteprandone si sta traducendo in un disservizio che minaccia di arrecare non pochi disagi alla comunità e che ha spinto il Sindaco Stefano Stracci ad intervenire scrivendo una lettera ai dirigenti di Poste Italiane.

Nella missiva si esprime il più totale disappunto per la chiusura settimanale che si protrae da giugno, tutto ciò nonostante gli iniziali avvisi pubblici di Poste Italiane comunicassero che il disservizio, dovuto ad esigenze organizzative interne, sarebbe terminato entro la fine di agosto.

"Con profondo rammarico - si legge nella lettera firmata dal Primo Cittadino - stiamo constatando che il disservizio permane, causando un notevolissimo disagio alla popolazione, per la maggioranza anziana, di Monteprandone Capoluogo, in cui risiedono stabilmente 3.500 abitanti. Nel farmi portavoce delle legittime proteste dei cittadini confido nella vostra sensibilità nel voler risolvere tale situazione, ripristinando regolarmente l'apertura del lunedì".

Nell'assicurare la massima disponibilità ai vertici delle Poste, il Sindaco ha infine ribadito che "l'Amministrazione tiene particolarmente al funzionamento regolare dell'ufficio postale del Capoluogo, che ha sede proprio nei locali di proprietà del Comune, affittati fra l'altro a Poste Italiane Spa ad un canone simbolico".