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"Per iscriversi ad un sindacato basta una firma, per uscirne ci vuole l'avvocato!"

Ascoli Piceno | E' la denuncia del Sig. Nicola Levantesi che ci ha riporatto la vicenda di sua moglie, la quale da otto mesi, pur avendo rassegnato le dimissioni dalla CISL, vedeva ancora effettuare le trattenute dal proprio stipendio.

di Ugo Mancini

Una storia di ordinaria burocrazia

La burocrazia è, certo, in Italia, una delle piaghe più caratteristiche e negative del nostro paese. Sarà capitato a chiunque di trovarsi coinvolto, con esiti a volte anche drammatici, nei gangli di situazioni kafkiane provocati dalle lentezze e dalle incertezze del nostro sistema amministrativo.

Tante piccole e grandi storie costellano il panorama delle bizzarrie burocratiche italiane, una delle quali è arrivata in questi giorni presso la nostra redazione.

Si tratta della denuncia del Sig. Nicola Levantesi, che ci ha riportato la vicenda di sua moglie, Marcella Guarini. La signora, dipendente dell'INAS-CISL, quasi un anno fa, aveva deciso di uscire dallo stesso sindacato CISL al quale era regolarmente iscritta.

La volontà della signora Guarini di cessare a far parte dell'organizzazione sindacale è attestata da raccomandata firmata dalla stessa con data 25/11/2009, e nella quale si specifica, e qui sta l'inghippo, la richiesta che la CISL non effettui più la prevista ritenuta mensile sullo stipendio della signora.

Neanche a dirlo, i prelievi sullo stipendio sono continuati, nonostante le dimissioni dal sindacato, eccome!

Visto il perdurare di tale situazione (ben otto mesi di trattenute, dal dicembre 2009 al luglio 2010, per un ammontare di euro 51, 62), il signor Levantesi si è visto costretto a rivolgersi ad un legale.

Lo scorso agosto, infatti, l'Avv. Giuseppe Senesi intimava tramite raccomandata, alla direzione generale dell'INAS di restituire alla Guarini, oltre la somma prelevata dal suo stipendio, anche le spese procurate dall'intervento legale (euro 100).

In breve è arrivata la risposta della CISL che specificava che l'eccesso di trattenute mensili si era verificato a causa di problemi di natura tecnico-informatica ed esplicitando la completa disponibilità a restituire la somma dovuta.

E' una piccola storia di ordinaria burocrazia, a quanto pare destinata ad un lieto fine, che però ci induce alla nostra riflessione quotidiana sullo stato dell'apparato amministrativo del nostro paese: possibile che per un'operazione semplice come dimettersi da un sindacato ci sia bisogno dell'intervento di un avvocato?

21/09/2010





        
  



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