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Cabaret amoremio, Giobbe Covatta riceve l'Arancia d'Oro

Grottammare | Vince il concorso per nuovi comici il fermano Giorgio Montanini; premio della critica a Carlo Viani.

di Alfonsi Valentina

Giobbe Covatta

Protagonista dell'ultima serata di Cabaret amoremio, il festival dell'umorismo che si è concluso domenica 8 agosto a Grottammare, è Giobbe Covatta, sul palco per un lungo e coinvolgente monologo che prende le mosse dalla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo ma anche per ricevere l'Arancia d'Oro, un premio meritato "per aver intrecciato indissolubilmente la sua lunga e poliedrica attività all'impegno sociale, sostenendo attraverso il suo talento e la sua fama istituzioni e progetti nati per difendere i diritti dei più deboli, per migliorare le condizioni di vita degli ultimi della Terra, offrendo un modello esemplare di artista intelligente, sensibile e responsabile, pronto ad investire tutto se stesso per cambiare con ostinazione il mondo che lo circonda".

Nella concitazione del dopo-spettacolo riusciamo a scambiare qualche parola con Giobbe e a domandargli come riesca ad affrontare la sfida, importante e difficile, di far ridere parlando di diritti umani e soprattutto di diretti umani negati: «è una sfida che affronto in modo semplice, così come ve la presento, così come la vedete sul palco; il piacere non è il come, il piacere è tutto nel farlo; se poi io ci riesca, di volta in volta, meglio o peggio, non sta a me giudicare, ma solo a voi, e dovete dirlo con sincerità».

Trionfatore della competizione è Giorgio Montanini che si aggiudica non solo il premio ufficiale della giuria ( per le "battute efficaci, la sicurezza scenica e le evidenti doti di improvvisazione") ma anche quello della stampa: dopo gli scontri con la religione, Montanini propone un monologo di ispirazione politico-sociale: più che le capacità di interprete e autore - comunque molto buone - il giovane fermano brilla e si impone per la capacità di trascinare il pubblico dietro alle proprie battute: Giorgio sa far ridere e, dettaglio ancor più importante, sa farsi amare.

Secondi classificati i baresi Boccasile e Maretti ("schemi tradizionali ma verve comica e ottimo affiatamento", questa la motivazione della giuria), che lasciano le strampalate letture poetiche della prima esibizione per un racconto umoristico di stampo autobiografico sulle propria condizione di "terroni", o meglio "diversamente" nordici, a confronto con l'ostile Milano; salgono invece sul terzo gradino del podio Enzo e Ramon ("per la trovata originale e riuscita messa in scena con fisicità e temi attuali"), risucchiati in una Virtual Life sempre più caotica e imprevedibile.

Al monologhista Carlo Viani va infine il premio della critica della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno - rappresentato in giuria dall'attore e regista teatrale Stefano Artissunch - per la qualità dei testi. La giuria della stampa segnala poi con una menzione speciale l'originalità di Enzo e Ramon.

La giuria del concorso, presieduta da Jimmy Ghione, era composta da Gino Troli (presidente Amat), Cristiana Merli (giornalista e produttrice RAI RadioDue), Riccardo Benini (direttore artistico del Festival Cabaret Emergente di Modena), Guido De Maria (fumettista), Piero Cesanelli (direttore artistico del Festival Musicultura di Macerata).

È cresciuto di serata in serata l'entusiasmo del pubblico verso i passi della Divina Commedia rivisitati da Maurizio Lastrico, che domenica è tornato a declamare anche i versi del "grande poeta" Tino Capuozzo, la cui sterminata produzione lirica comprende una poesia per ogni parola del vocabolario, per coinvolgere poi i conduttori Enzo Iacchetti e Mascia Foschi in un breve - e apprezzatissimo - sketch.

Sempre presente la Mabò Band che, protagonista di ingressi a sorpresa sempre diversi, domenica scivola tra gli spettatori su carrelli della spesa; Mascia Foschi canta "Mirala bailar" - dall'album "Bolero. Solo canzoni d'amore" inciso col basso-baritono Michele Pertusi - e nel prefinale sale sul palco del Parco delle Rimembranze Francesco De Carlo, vincitore dell'edizione 2009 di Cabaret amoremio.

Si chiude la ventiseiesima edizione del festival con netta soddisfazione da parte di autori e organizzatori davanti ad una platea, partecipe e calorosa nei confronti di ospiti e concorrenti, di oltre 1200 spettatori.

09/08/2010





        
  



4+4=
Giobbe Covatta, Arancia d'Oro 2010
I vincitori dell'edizione 2010
Il vincitore Giorgio Montanini

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