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San Benedetto del Tronto | Gaspari: dalla sicurezza in mare alla grande opera, luci e ombre di una stagione che poteva andare peggio.
di Martina Oddi
Giovanni Gaspari
"Quando ero ragazzo ogni stabilimento aveva il suo bagnino di terra e di mare. Questo è stato un anno brutto per la nostra balneazione. Molti episodi non sono dipesi dalla distrazione dei bagnini. Tanti, troppi morti, alcuni dovuti a malori, ma trattandosi della vita umana lo scrupolo che sia stato fatto tutto il possibile rimane."
Così il sindaco commenta le ultime evoluzioni della polemica sulla sicurezza e nell'esprimere forti perplessità sulla validità dell'estensione di 140 metri lineari della copertura dei singoli bagnini in spiaggia - che andrebbe a suo dire ridotta a 80 - sottolinea l'esigenza di una campagna di sensibilizzazione sulla base dei saggi consigli della nonna - come non fare il bagno se si è stati esposti molto al sole, se si è appena mangiato, e se si entra in acqua farlo con la dovuta cautela per permettere al fisico di abituarsi allo sbalzo termico.
Tratti di copertura di minor estensione e un'estensione della fascia oraria di copertura, attualmente 9.30 - 18.00, come chiesto dalla Capitaneria di Porto. Ma la stagione è in pieno svolgimento e una proroga degli orari comporterebbe una variazione di bilancio per coprire gli ulteriori spese: ecco allora che il primo cittadino ha convocato i gestori degli chalet per sollecitarli ad esporre una segnaletica che avvisi il bagnante che dopo le 18.00 fa il bagno a suo rischio e pericolo.
Ma il problema resta e Gaspari rivendica collaborazione a fronte dei grandi investimenti che il Comune sta facendo, al centro dell'incontro dei prossimi giorni con l'assessore Donati, circa il problema delle scogliere, della copertura della vasca di colmata e dell'abbattimento del muro al molo. "A fronte di un impegno così gravoso di milioni di euro ci aspettiamo un coinvolgimento - anche confidando nello spirito imprenditoriale che questi soggetti dovrebbero manifestare: ma se pensiamo che 10 dei 100 chalet si sono rifiutati di vendere i grattini dei parcheggi per non avere seccature, capiamo la misura del problema" precisa Gaspari "La sicurezza costa: non si possono fare le nozze con i fichi secchi, bisogna investire".
Sui parcheggi occupati per l'allestimento delle sagre il sindaco non ha dubbi: la città merita di più, i percorsi enogastronomici, tra Anghiò e Slow Food hanno poco in comune con le sagre che pullulano nella Riviera, che spesso chiedono suolo demaniale perché accessibile a costi minimi rispetto all'occupazione del suolo pubblico. Ed ecco la reazione decisa con la delibera del 3/8/10 che vieta di concedere le arre dei parcheggi alle feste popolari.
Sulla riqualificazione dell'area Brancadoro, invece, assicura: i lavori si faranno, con o senza il contributo della Fondazione Carisap. La settimana prossima tra il 16 e il 21 la prima assemblea con gli abitanti del quartiere San Pio X, poi l'uscita del bando e a settembre il confronto con la città all'insegna dello slogan "La città cresce, partecipa alla crescita della città". " Le priorità manifestate con queste richieste rappresentano la grande opportunità di migliorare la vita di San Benedetto" dichiara Gaspari "gli interventi sono ampiamente previsti nel Piano Regolatore che stiamo portando avanti parallelamente alla variante, come si fa nelle città all'avanguardia, tipo quelle toscane o emiliane."
A chi chiede come sta andando la stagione turistica il sindaco risponde: "I dati nazionali parlano di una flessione, che da noi dopo un giugno e un luglio positivi a detta degli albergatori, si sta facendo sentire nella prima settimana di agosto, con una contrazione che è storica e congenita al nostro sistema. Abbiamo cercato di contenerla con gli Europei di Pattinaggio, ma è troppo presto per fare bilanci". E chiude con allusioni soddisfatte ai lavori per la bretella: sembra essere tornato in auge l'antico progetto che prevede lo spostamento delle strutture edificabili e l'aumento delle volumetrie.
Ma c'è chi fa notare al primo cittadino la politica nazista e repressiva contro le sanzioni in vigore in città per mano soprattutto dei Vigili Urbani, che tiene poco in conto al natura turistica del traffico estivo. "Meno multe e più servizi", invocano i più, per una città che è stata sempre poco incline all'intolleranza e al pugno di ferro sui divieti di sosta.
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07/08/2010
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