Cabaret amoremio, ottimi risultati per la XXVI edizione
Grottammare | Un'edizione di ottima qualità per un festival che deve poter crescere ancora.
di Alfonsi Valentina
I vincitori dell'edizione 2010
«Quest'anno sono stati venduti 714 abbonamenti, a dimostrare la fidelizzazione del pubblico verso la manifestazione, mentre la vendita dei biglietti singoli è stata penalizzata solo la prima sera, a causa dell'incertezza delle condizioni meteorologiche; date la scarsità di richieste per i biglietti con posto non riservato, stiamo valutando l'idea di eliminare quella fascia di prezzo. Dal 2003 ad oggi abbiamo poi ridotto il numero di inviti (da 649 a 474), pur mantenendo la quota di accrediti necessaria a garantire il lavoro delle giurie, della stampa, e l'ingresso di accompagnatori e autorità che sono comunque espressamente invitate a versare il corrispettivo del proprio biglietto omaggio a favore della campagna "Sorrisi nel deserto"» continua Piergallini.
Alfredo Gende della consulta per fratellanza tra i popoli spiega che i fondi raccolti quest'anno a sostegno del popolo Saharawi e dei bambini ospitati a Grottammare hanno raggiunto un totale di 1.254 euro e 90 centesimi: la percentuale dei contributori tra gli invitati è rimasta sostanzialmente invariata rispetto alla passata edizione.
C'è soddisfazione anche nelle parole del direttore artistico Pepimorgia, in particolare per la buona qualità della sezione competitiva del festival, ottenuta grazie a selezioni itineranti in tutta Italia: «ricevo molti complimenti dagli artisti soprattutto per l'atmosfera che si crea in concomitanza con la manifestazione, perciò cercheremo di allargarla ancora di più con eventi collaterali gratuiti, nell'ottica di coinvolgere e interessare un maggior numero di persone, specialmente chi non ha modo di fruire degli spettacoli a pagamento».
Cabaret amoremio, insomma, deve crescere ancora e, proprio considerando un lavoro che si fa sempre più consistente, il Sindaco Luigi Merli esprime forti preoccupazioni a causa dei tagli inflitti ai Comuni dall'ultima finanziaria: «un taglio del 7 o 8 % sul nostro bilancio significa mettere in pericolo non solo proposte come Cabaret amoremio ma l'esistenza stesse delle fondamentali strutture culturali della nostra cittadina, dalla biblioteca comunale ai musei.
Per il Festival abbiamo inoltrato una richiesta di finanziamento su base triennale alla Regione, ma le difficoltà restano consistenti, nel settore sociale e in quello culturale: coinvolgeremo i cittadini per decidere insieme come affrontarle».
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11/08/2010
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