Qualità, design, innovazione: l'oro delle Marche incanta il Medio Oriente
San Benedetto del Tronto | 21 giugno - Osimo - Palazzo Campana
Le aziende marchigiane associate al Consorzio Piceni Art For Job hanno quindi nuovamente occasione di mostrate agli operatori commerciali internazionali un sunto delle proprie produzioni d'oreficeria artistica e di design, attraverso un'esposizione organizzata nelle sale di Palazzo Campana. Queste le botteghe artigiane del Consorzio che prendono parte agli incontri: Atelier Gioielli di Sergio Nicolini, Coccia & Oddi, Gatti Gioielli di Roberto Gatti, Silvano Zanchi, Staccioli Gioielli di Franco Staccioli.
Gli operatori provenienti dal Medio Oriente che partecipano all'evento, interessati a conoscere il mercato locale, la qualità dei suoi prodotti, l'innovazione e i trend del settore, nonché a ricercare e stabilire rapporti commerciali con nuovi fornitori, sono: dall'Arabia Saudita, Mohammed Saleh Abdat, direttore generale dell'Almuhaisen Jewellery, grande azienda importatrice e produttrice che vanta ben sette showroom sul territorio saudita ed è interessata all'importazione di oro e gioielli made in Italy; Khaled Y.A. Alowaismer, proprietario e direttore generale della Ramah Jewellery, interessata soprattutto ad orologi e prodotti in oro; e Aijaz Abdulaziz Al Raee, proprietario e direttore generale della Saudi Gold & Jewellery Co., importante gruppo con 10 showroom in Arabia Saudita, interessato all'importazione di gioielli in oro di altissimo livello, caratterizzati da una forte presenza di diamanti e pietre preziose.
Dal Kuwait, Hussain Al Arbash (presidente dell'Associazione Commercianti e Importatori kuwaitiani di gioielleria) dell'importante catena di negozi The New Modern Jewellery, intenzionata a stabilire contatti con nuovi produttori e fornitori per ampliare la propria offerta; Adnan E. Al Arbash, direttore dell'Al Arbash Modern Jewellery, interessata ad importare anche gioielli con pietre preziose e semipreziose; Alaa Al Ateeqi, direttore esecutivo della Yara Jewellery, interessata non solo a stabilire contatti con nuovi fornitori e produttori ma anche con designer specializzati, per la creazione di originali linee di gioielleria.
Dal Libano, Maral Bajakian, proprietaria della Bajakian Jewellery, e Jad Hanna, direttore vendite della catena di negozi Jewellery Kamil Hamawi & Fils: entrambi con l'obiettivo di conoscere e stabilire contatti commerciali con nuovi produttori di gioielleria con pietre preziose e semipreziose.
Infine, dagli Emirati Arabi Uniti, Naheed Anees, direttore del settore gioielleria fine dell'importante Ary Group di Dubai, con l'obiettivo di incontrare nuovi fornitori, ma anche di conoscere direttamente nuovi processi e tecnologie di produzione.
Martedì 22 giugno è la volta delle visite dirette nei laboratori artigiani. Gli operatori possono avere in questo modo un contatto diretto e più esaustivo con le aziende e le loro peculiari produzioni. Gli operatori della delegazione hanno quindi scelto di visitare diversi laboratori orafi delle aziende artigiane associate al Consorzio Piceni Art For Job. L'Atelier Gioielli di Sergio Nicolini è stato selezionato in particolare dagli operatori sauditi e kuwaitiani. Silvano Zanchi ha raccolto consensi specialmente tra le delegazioni commerciali di Arabia Saudita, Libano ed Emirati Arabi. Per quanto riguarda Gatti Gioielli, successo in particolare tra gli operatori kuwaitiani e sauditi. Staccioli Gioielli di Franco Staccioli ha invece colpito soprattutto gli importatori libanesi.
Gli incontri ad Osimo e nei laboratori consentono alle aziende marchigiane di stabilire contatti commerciali di rilievo con gli operatori mediorientali. Questi mercati costituiscono infatti un segmento di notevole importanza per l'export di prodotti di oreficeria di alto livello. In particolare gli Emirati Arabi Uniti sono i maggiori consumatori di gioielleria in oro e pietre preziose della regione del Golfo: Dubai assorbe il 65% della domanda, Abu Dhabi il 18%. Le prospettive per il futuro del mercato della gioielleria continuano inoltre ad evidenziare un trend positivo. Il governo federale locale ha infatti messo in atto norme di supporto al commercio del settore che, insieme alla nota disponibilità di reddito di questi paesi, all'inesistenza di tasse e all'attitudine a considerare l'acquisto di gioielli come forma d'investimento e rappresentazione di status, fanno prevedere una tendenza di mercato sicuramente interessante.
Le aziende del Consorzio e quelle marchigiane in generale stanno dedicando particolare attenzione negli ultimi anni all'esplorazione commerciale dell'area, partecipando ad importanti eventi e fiere di settore, da Dubai e Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) al Kuwait, fino a Riyadh (Arabia Saudita). Questa missione consente quindi alle aziende orafe di rafforzare le intese commerciali già avviate direttamente in loco.
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22/06/2010
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