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IPSSAR: il Comitato risponde “con i fatti”

San Benedetto del Tronto | “Altro che campagna disfattista, questi sono dati oggettivi”: l’Avv. Enrico Pompei, incaricato dal Comitato dei Genitori “Pro IPSSAR Buscemi”, replica alle recenti esternazioni del Dirigente Scolastico D’Angelo.

di Redazione

IPSSAR

Il Comitato dei Genitori "Pro IPSSAR Buscemi" di San Benedetto del Tronto affida all'Avv. Enrico Pompei la risposta all'articolo del Dirigente, Dott.Giovanni D'Angelo, recentemente apparso sulla stampa locale.

"Il Dott. D'Angelo - scrive l'avvocato - minaccia querele asserendo di una presunta campagna denigratoria posta in essere nei suoi confronti da un ‘fantomatico comitato genitori' che, a suo dire, attraverso illazioni avanzate a mezzo scritto anonimo e presunte compiacenze giornalistiche mira ad infangare la sua persona e, conseguenzialmente, a danneggiare il buon nome dell'Istituto, mentre al contrario tutte le verifiche effettuate non avrebbero rilevato alcuna illegittimità".

"E' necessario replicare con dati oggettivi alla mano - si aggiunge -, onde evitare che passi nell'opinione pubblica l'idea che sia stata posta in essere una campagna disfattista nei confronti della Scuola, come se si volesse colpire l'Istituzione Scolastica attaccando il Dirigente. Ciò non corrisponde al vero. Gli irriducibili, come li definisce il Preside, utilizzando un impropria quanto sgradevole espressione che evoca fantasmi che sarebbe meglio lasciare dove la Storia li ha relegati, sono coloro che, nell'interesse dei figli, esercitano un sacrosanto diritto/dovere costituzionalmente garantito".

I genitori hanno dunque dato vita ad un movimento spontaneo in data 25.03.2010, "dopo essere venuti a conoscenza di una situazione di difficoltà in cui versa l'Istituto e che persiste da oltre due anni".

"Vero è infatti - sostiene l'avvocato Pompei - che l'interrogazione parlamentare dell'On. Ciccioli, del PDL, nei confronti del Dirigente è del 19.02.2010 a cui deve aggiungersi l'ultima del 15.06.2010 presentata dall'On. Vannucci del PD; Vero è che i forti contrasti tra il Dirigente Scolastico e la Provincia, Ente proprietario dell'immobile scolastico, sono sorti già da un paio di anni; Vero è che l'Istituto Alberghiero non ha in pianta stabile un Direttore dei Servizi Generali Amministrativi da due anni".

E ancora: "Vero è che la conflittualità tra il Dirigente D'Angelo e la parte sindacale perdura da due anni; Vero è che gli ispettori ministeriali sono presenti nell'Istituto da due anni; Vero è che le obiezioni e i rilievi dei revisori dei conti sulla gestione finanziaria dell'Istituto avvenivano già nel 2008; Vero è che gli innumerevoli procedimenti disciplinari posti in essere dal Dirigente Scolastico, sin dal suo insediamento nei confronti del personale docente e non docente, si sono quasi tutti conclusi con un nulla di fatto per decisione dei Superiori Uffici; Vero è che i trasferimenti del personale docente e non docente dall'Istituto per altre sedi, negli anni scolastici scorsi sono stati superiori alla media e che le forti ‘raccomandazioni' ad una gestione amministrativa più trasparente non sono state fatte dal ‘fantomatico comitato genitori' ma dai Superiori Uffici.

"Vero è - prosegue l'Avv. incaricato dal Comitato dei genitori - che l'apertura della sede distaccata di Ascoli Piceno è stata richiesta ed ottenuta dalla precedente dirigenza e che gli alunni dell'alberghiero da sempre riscuotono successo per la preparazione raggiunta ed il merito, non me ne voglia il Dirigente, va ascritto certamente all'alta professionalità del personale docente e non docente".

Fatti facilmente riscontrabili di fronte ai quali - conclude Pompei - "c'è da chiedersi per quale motivo i genitori o anche un solo genitore non dovrebbe interessarsi a vicende che direttamente o indirettamente coinvolgono la vita di un figlio. La qualità dell'offerta formativa ed il successo dell'Istituzione dipendono anche e soprattutto dalla capacità dell'organizzazione scolastica di offrire un servizio in un clima sereno, senza conflittualità di sorta, cosa che da tempo manca all'IPSSAR Buscemi di San Benedetto del Tronto. Basta entrare nell'Istituto, come da me fatto di recente in occasione dell'ennesimo procedimento disciplinare avviato nei confronti di un docente, per accorgersi di qual è la situazione: vetrine opacizzate che non permettono di vedere all'esterno o dall'esterno, cartelli che vietano ai docenti di sostare nei corridoi, che obbligano gli insegnanti a tenere la porta della sala docenti chiusa, di accedere in Istituto solo ed esclusivamente per svolgere le proprie ore di lezioni, un sistema di video sorveglianza attivo. Ed allora vi è da chiedersi: è questa una Comunità Scolastica?"

19/06/2010





        
  



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