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Un'autentica festa per Paolo Annibali e la sua scultura "I sognatori"

San Benedetto del Tronto | L'opera, in bronzo, è stata salutata dall'affetto della cittadinanza e dei bambini. Il sindaco Gaspari: «È un simbolo di speranza».

I sognatori di Paolo Annibali

«Quest'opera è un simbolo di speranza. Dobbiamo essere capaci di sognare, perché un popolo che non sogna non ha futuro». Parole del sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari, pronunciate nel pomeriggio di venerdì 30 aprile in piazza Matteotti, dove è stata inaugurata la scultura in bronzo opera dell'artista sambenedettese Paolo Annibali, dal titolo "I sognatori".

Alla cerimonia ha preso parte una folla di cittadini, in un'ideale abbraccio all'artista, alla sua opera, alla piazza stessa, da poco riqualificata. La data scelta per l'inaugurazione è stata quella del 30 aprile anche per recuperare la tradizione del "pianta maggio", quando i lavoratori piantavano un albero proprio in segno di riscatto e speranza. Nel suo intervento il sindaco ha ricordato queste cose, ed ha rammentato come negli anni '60 la città di San Benedetto avesse mancato l'opportunità di realizzare un progetto di Pericle Fazzini, per una scultura alta venti metri. Il primo cittadino ha inoltre informato i presenti che 2/3 del costo dell'opera sono stati coperti grazie ad una sponsorizzazione da parte della IGD, ringraziata per la sua generosità.

A togliere il velo che copriva la scultura sono intervenuti anche i bambini presenti, mentre la Banda cittadina ha intonato l'Inno di Mameli. Applausi, grande apprezzamento per la scultura, che raffigura un nodoso tronco morto, popolato a sua volta di varie figure, come bambini e animali, e alcuni rami, che dall'estremità del tronco stesso riprendono vita e slancio.

Don Romualdo Scarponi, parroco della parrocchia di San Benedetto Martire, ha impartito la sua benedizione, ricordando al tempo stesso come la prima opera di Annibali si trovi proprio nella chiesa del Paese alto. A seguire l'intervento della dott.ssa Alessandra Morelli, critica d'arte, che ha descritto tecnica ed emozioni suscitate dai "Sognatori". In conclusione le parole di Paolo Annibali: «Non so come nasca un'opera d'arte», ha detto lo scultore, «Senz'altro i suoi molteplici significati vanno al di là delle intenzioni, che pure muovono da un'idea e dalla volontà di realizzarla».

Ringraziamenti conclusivi per la fonderia di Cingoli che ha modellato "I sognatori", per i tecnici comunali che hanno collaborato alla sua installazione, per tutte la autorità civili militari e religiose presenti. Infine la festa del "pianta maggio", a base di fave, formaggio e vino, con la collaborazione del gruppo comunale dei volontari di Protezione civile.

30/04/2010





        
  



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Paolo Annibali

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