«Certi che il razzismo, la diffidenza e i pregiudizi nascono dalla scarsa conoscenza, confidiamo che la scoperta di radici comuni e la consapevolezza degli scambi interculturali intercorsi nei secoli possano aiutarci a sentire più vicine a noi le cosiddette culture "altre"» così Paola Sguerrini, presidente dell'Associazione Culturale Maeva, presenta la settima edizione del Festival Donne d'Oriente, volto a favorire «la conoscenza delle culture che, come la nostra, si affacciano sul Mediterraneo» attraverso spettacoli, incontri, seminari d'approfondimento.

Il Festival si apre giovedì 29 aprile presso il Teatro delle Energie di Grottammare con "Les Fleurs D'Orient", uno spettacolo di danze orientali messo in scena dal gruppo Asani, e proseguirà il 1° maggio ospitando la scrittrice Giuliana Poli che condurrà l'incontro/conferenza "La danza orientale e l'Occidente: alla riscoperta della femminilità": la Poli, giornalista e antropologa, autrice del saggio "L'Antro della Sibilla e le sue sette sorelle", incentrerà il suo intervento come relatrice sui legami tra gli antichi culti femminili della Grande Madre e l'entroterra piceno. I monti Sibillini sono infatti scenario di numerose leggende che vedono protagoniste la Sibilla Cumana, la Sibilla Appenninica, fate, streghe e sirene, studiate da Giuliana Poli non solo grazie alla raccolta di racconti e testimonianze orali ma anche attraverso lo studio simbolico dei fregi incisi sui portali e sui muri degli edifici storici, delle chiese, delle case dell'area studiata.

Tra la fine di giugno e l'inizio di luglio è infine previsto il già noto Festival di danza e musica "Da Oriente a Occidente: una danza per la pace" che sarà partner culturale del progetto "Team For Peace ", a cura dalla neonata Università della Pace con il sostegno della Regione Marche, della Provincia e del Comune di Ascoli Piceno.