Comitato Pro IPSSAR: basta rimpallarsi le responsabilità, vogliamo vederci chiaro
San Benedetto del Tronto | I genitori del Comitato Pro IPSSAR rispondono punto per punto al Dirigente DAngelo e lanciano un appello alle istituzioni: Si faccia chiara luce su questa ingarbugliata ed oscura vicenda che danneggia fortemente la formazione dei nostri figli".
di Redazione

Manifestazione degli studenti dell'alberghiero
Primo: "I genitori non infangano il nome dell'Istituto, sono i primi ad aver creduto nella preparazione Didattica e Professionale dell'Istituto, ed aver quindi iscritto i propri figli in tale Scuola che sino a 3 anni fa era tra le prime d'Italia per qualifica e professionalità".
Secondo: "E' ora di finirla di attribuire le colpe dei vari problemi strutturali e normativi dell'Istituto alla Provincia in quanto il Presidente Celani, ha chiaramente affermato che l'Istituto ha tutti i certificati provvisori in regola e che a breve sarebbero stati spediti (cosa già avvenuta) i certificati finali del CPI e Agibilità. Allo stesso tempo ci chiediamo come può il Dirigente accusare la Provincia così impunemente, senza che la stessa, intervenga in modo perentorio sull'operato del Dirigente avendo lo stesso apportato sostanziali ed importanti modifiche alla planimetria dell'Istituto, modificando 2 aule, realizzando 1 bagno al pian terreno e realizzando una rimessa per le auto in uso all'Istituto all'interno della struttura (ci risulta in mancanza di qualsiasi autorizzazione) con relativo spreco di risorse economiche".
Terzo: "E' inutile addossare le colpe di tutte le mancanze amministrative al DSGA assente per malattia dal Novembre 2009 in quanto, in qualità di Dirigente, D'Angelo è responsabile di tutto l'Istituto ed avrebbe dovuto provvedere da tempo, più di un anno, a trovare un valido sostituto, continuativo e non saltuario".
Ma si torna a parlare anche delle varie cene e manifestazioni che si sono susseguite e si susseguono nell'Istituto: "chi amministra le entrate ed uscite per l'acquisto delle derrate alimentari?" si chiedono i genitori.
Insomma D'Angelo col suo intervento avrebbe ottenuto ben poco. Anzi secondo il Comitato non avrebbe fatto altro che confermare e rafforzare quello per cui gli studenti ed i genitori si stanno battendo da tempo: la mancanza di risorse economiche per tutte le attività didattiche e di laboratorio dello stesso istituto. "D'Angelo incolpa se stesso - affermano i genitori - perché come Dirigente è lui responsabile di tutta la funzionalità dell'istituto, non si nasconda sempre dietro altre figure".
Secondo il Preside ci sarebbe ben poco di cui incolparsi visto che le iscrizioni per l'anno scolastico 2010-2011 sono in crescita. "Bene - replicano dal Comitato -, dove, come e chi riceve ed amministra tali entrate se come lui dichiara, la Scuola va a rotoli per mancanza del DSGA". I genitori riflettono anche sul fatto che il DSGA assente, di cui viene messa in dubbio la professionalità, integrità e dirittura morale, non si sia ancora fatto sentire: "perché - ci si chiede - non ribatte alle accuse che le vengono addebitate?"
Ma veniamo al quarto, ed ultimo, punto: sull'istituto e sulla dirigenza dello stesso sono stati fatti, e sono ancora in corso, numerosi controlli e verifiche motivati da vertenze sindacali, lamentele di studenti e genitori, e addirittura un'interrogazione parlamentare sull'operato del Dirigente. "Se tutto fosse regolare come lui asserisce - affermano i genitori - tale susseguirsi di ispezioni non avrebbero modo di esistere, evidentemente hanno evidenziato varie irregolarità".
Ecco perche tanto accanimento e tanta indignazione da parte dei genitori i quali si chiedono "perché viste tali anomalie didattico-amministrative le autorità superiori non ancora intervengono in modo risoluto e definitivo???"
L' appello è quindi a tutte le Istituzioni, Amministrazioni ed Autorità, affinché si faccia chiara luce su questa "ingarbugliata ed oscura vicenda" che danneggia fortemente l'educazione scolastica e professionale degli alunni e dei docenti che frequentano l'Istituto, nonché la credibilità a carattere nazionale dello stesso con perdita d'immagine anche per la città di San Benedetto del Tronto.
"Auspichiamo che questo appello non cada semplicemente in un palleggio di responsabilità nelle varie figure politiche e ispettive. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e ricordiamoci che non si può sempre mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi per non vedere".
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20/04/2010
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