In bocca al lupo di Marinelli a Spacca: le Marche hanno bisogno di un Presidente forte
Ancona | Marinelli rende onore al vincitore e riflette sul voto dei marchigiani: Udc, astensionismo, ritardo di visibilità, i punti persi dal PdL. Ho dato il 120% ma senza un adeguato supporto regionale del Pdl.
di Redazione

Erminio Marinelli
Qualche consiglio: "Non sottovaluti il problema del lavoro che è la vera emergenza delle Marche, sono certo che sarà la sua priorità. Se le leggi proposte dalla futura maggioranza saranno a favore della collettività potrà contare nella nostra collaborazione, io sono del Pdl ma sono prima di tutto delle Marche. Fino ad oggi non sono stato mai in minoranza e spero che la maggioranza non si arrocchi su se stessa".
Un comportamento da gran signore quello di Marinelli, che nell'accettare la sconfitta non fa mancare la sua analisi politica del voto. In primo luogo il tema delle alleanze: "Senza l'Udc abbiamo superato il risultato di cinque anni fa grazie alla Lega. Sia alle regionali, sia alle europee l'Udc aveva il 7,2%. Gli elettori dell'Udc per tre quarti hanno seguito purtroppo il partito. Avrei sperato in una percentuale minore. A questo va aggiunto il risultato notevole dell'Idv che bissa le scorse europee".
"Una delle cause della sconfitta - prosegue Marinelli - è l'astensionismo che nelle Marche si può definire di centrodestra perché è stato più forte nelle Province dove il centrodestra dovrebbe raccogliere più voti. Infatti mentre ad Ancona e Pesaro, dove il centrosinistra come sempre ha il vantaggio maggiore, hanno votato il 63-64 per cento degli elettori, nelle altre Province storicamente meno rosse l'astensionismo è stato più elevato (Ascoli e Fermo al 61%). I votanti del Pdl alle europee erano stati 312mila, oggi sono circa 220mila. Mentre noi perdiamo 90mila voti, quasi il 30%, il Pd ne perde meno di 50mila".
"Abbiamo pagato anche - aggiunge - un ritardo di visibilità rispetto a Spacca che governa da cinque anni. Basta guardare la mia Provincia, Macerata, dove c'è poco distacco fra le due coalizioni nonostante il centrosinistra incassi un Udc sopra di tre punti rispetto alla media regionale. Addirittura al 19% a Treia città del segretario regionale del partito".
Una riflessione dai toni più amari quella che riguarda il consenso intorno al PDL: "A differenza di una tenuta molto forte a livello nazionale - commenta Marinelli -, il partito è sceso di oltre tre punti rispetto alle europee e, come già detto, di 90mila voti. In cinque anni non è riuscito a crescere nemmeno di una briciola rispetto alle elezioni del 2005. Forse anche nella composizione delle liste serviva più oculatezza: dove i candidati consiglieri erano forti, come ad esempio a Fano, abbiamo fatto una bellissima figura".
"Sono sereno di quello che ho fatto - conclude. Da sportivo ho dato il 120% ma senza un adeguato supporto regionale del Pdl. Sto preparando una relazione di queste elezioni regionali che consegnerò presto al Presidente Berlusconi".
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30/03/2010
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