Rossi tra il passato in Provincia e il futuro in Regione
San Benedetto del Tronto | Nelle ultime ore di campagna di elettorale, Massimo Rossi interviene anche come ex Presidente della Provincia, in merito alle dichiarazioni apparse sulla stampa riguardo la divisione tra Ascoli e Fermo: Anche il Ministero di centrodestra ci da ragione".
di Redazione

Massimo Rossi
"Il vero voto utile non può essere orientato solamente ‘contro' (le destre, Berlusconi, ecc) ma anche e soprattutto ‘per'; la gente vuole chiarezza nei programmi". Questa la riflessione del Candidato Presidente della sinistra nelle ultime ore di campagna elettorale passate tra la gente nella sua Riviera delle Palme.
"Bisogna dire chiaramente quali sono i programmi e gli obbiettivi, quale il metodo di governo e la credibilità dimostrata da chi si candida. Per quanto riguarda il sottoscritto e le forze politiche e sociali che mi sostengono lo abbiamo affermato con chiarezza durante queste settimane. Reddito sociale, tutela del territorio dalla devastazione, nuova economia ecologica, potenziamento del "pubblico" a fronte del "partito delle privatizzazioni", innovazione e partecipazione. Non mi sembra che Spacca e il Pd che hanno scelto l'Udc come proprio referente possano garantire la stessa trasparenza".
Ma in quest'ultimo giorno di campagna elettorale Rossi interviene anche come ex Presidente della Provincia. "Ci voleva proprio il parere del Ministero dell'Interno per svergognare tutti quelli che fino ad oggi hanno usato la divisione della Provincia per procurarsi qualche voto e non occuparsi dei problemi reali del Piceno. Un parere che a chiare note fa piazza pulita di tutto quanto i vari Falcioni, Gionni, Mandozzi, Allevi ed altri hanno messo in campo per dichiarare sbagliato, ed addirittura dannoso, quello che la passata amministrazione provinciale ha fatto". Risponde così Massimo Rossi a quanto apparso sulla stampa rispetto al tema della divisione della Provincia, avvenuta quando lui era Presidente."Innanzi tutto - dichiara Rossi - il governo di centro destra, dunque non certo amico, conferma la correttezza dei criteri che sono stati adottati per stimare il patrimonio; criteri che non obbligatoriamente debbono essere quelli catastali come invece è stato gridato a tutti i venti; in secondo luogo afferma a chiare note che non si può lasciare a ciascun territorio gli immobili in esso ubicati, come i soliti servitori degli interessi del Piceno hanno cercato di far credere. E questo perché occorre far riferimento alle percentuali di ripartizione del 57% per Ascoli e 43% per Fermo, fissate dalla legge 149; in terzo luogo che ad adottare gli atti deve essere la Giunta, come è stato regolarmente fatto, e non il Consiglio, come invece si chiedeva ad arte, nella speranza di poter più facilmente alimentare confusione, scontri e strumentalizzazioni politiche, senza alcuna considerazione per le dannose conseguenze che l'ingovernabilità del processo avrebbe procurato all'Ente".
"Ma anche dinanzi ad un parere ministeriale che non ammette repliche, si vuole continuare a giocare con questa questione. Il paradosso, - conclude l'ex Presidente della Provincia - è che, laddove è stato adottato il criterio territoriale, cioè per le strade e per le scuole, proprio coloro che lo hanno sempre invocato, oggi strumentalizzano un passo del documento ministeriale e dicono che quel criterio non va più bene e che bisogna applicare la percentuale del 57 e 43. Ma costoro - si chiede Rossi in conclusione - sanno che si è deciso che Ascolano e Fermano tenessero ciascuno le proprio strade e le proprie scuole perché c'è uno scostamento rispetto alle percentuali suddette che sfiora appena l'1%? Sanno che questa decisione di buon senso, che anche il ministero conferma, è stata presa sulla base di soli indicatori quantitativi (lunghezza chilometrica per le strade e superfici per le scuole)? Che decisioni diverse avrebbero significato mettere in campo anche indicatori di qualità (stato delle strade, ampiezza, stato degli edifici etc.) con indagini peritali e costi che tutti possono immaginare? E quali sarebbero stati i tempi e con quali conseguenze sull'efficienza dei servizi? E siamo certi che una valutazione diversa da quella adottata di tipo qualitativo sarebbe stata a favore del Piceno?".
|
26/03/2010
Altri articoli di...
Politica
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il Comune pulisce i fossi Rio Petronilla e via Galilei (segue)
Via libera alla variante al Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
Grandi e medi investimenti, chiesto il triplo delle agevolazioni disponibili (segue)
Al via il progetto sulla sicurezza urbana e sulla legalità (segue)
San Benedetto
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer

Una serata di emozioni e scoperte

Betto Liberati