Operazione dei Carabinieri di Acquaviva Picena, contro il fenomeno dell'immigrazione clandestina.
San Benedetto del Tronto | Catturato un marocchino sfuggito all'arresto il 14 dicembre 2009 nell'ambito dell'operazione "lavoro pulito".

L'operazione ha permesso di neutralizzare una pericolosa organizzazione criminale che, facendo capo ad un tributarista teramano, aveva ramificazioni sia su tutto il territorio italiano e sia in diversi paesi esteri, tra cui albania, cina, marocco e tunisia. il sodalizio, grazie a false documentazioni attestanti rapporti di lavori mai esistiti ma sufficienti al rilascio dei permessi di soggiorno, faceva entrare nel territorio italiano cittadini extracomunitari che, spinti dal desiderio di trovare un lavoro ed una vita decenti, venivano invece destinati al lavoro nero presso aziende agricole, sfruttati, sottopagati con mansioni svolte anche in condizioni disumane.
Ingente il giro d'affari per l'organizzazione che, nel corso dei tre anni d'indagine, ha permesso l'ingresso clandestino ad almeno 1.500 immigrati, dietro pagamento di una somma ciascuno di 5.000 euro, parte della quale destinata anche alle aziende agricole complici dell'illecito sistema.
Le indagini con cui e' stata disarticolata l'ampia e ramificata organizzazione criminale, hanno permesso l'emissione da parte dell'autorita' giudiziaria della cittadina abruzzese di 108 misure cautelari, di cui 31 ordinanze di custodia in carcere, 34 agli arresti domiciliari e 44 obblighi di dimora.
L'esecuzione dei provvedimenti restrittivi si era svolta all'alba del 14 dicembre 2009, ed aveva visto impegnati contemporaneamente anche i militari della compagnia di San Benedetto del tronto, che, nel proprio ambito territoriale, avevano tratto in arresto Mbarak n., marocchino 38enne di porto d'ascoli e Gianmarco v., 40enne di Ripatransone, nonche' posto agli obblighi di dimora presso i ripettivi domicili il cittadino del Bangladesh Abu Shahid b., 44enne di San Benedetto del tronto e Guobiao q., cinese 40enne, residente ad Offida.
il 35enne marocchino Khaled n., arrestato ieri dai carabinieri di Acquaviva picena era sfuggito alla cattura di dicembre perche' si trovava occasionalmente all'estero, da dove e' rientrato in incognito, perche' non riusciva a stare lontano dai propri familiari residenti da tempo nel comune acquavivano, ma e' stato prontamente catturato all'interno della propria abitazione, tenuta sempre sotto controllo dai militari della locale stazione carabinieri certi che prima o poi vi avrebbe fatto rientro. l'arrestato, al momento, scontera' la pena agli arresti domiciliari.
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25/03/2010
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