Giovanni Allevi: non sono un prodotto di marketing
Londra | Ad un anno dalla polemica con Uto Ughi il noto musicista ascolano rivendica la qualità della sua musica, in un'intervista a Londra tra sogni per il futuro e passione culinaria.
di Marco Ranieri

Giovanni Allevi
17:30
Giornata grigia in quel di Londra, al South Bank Centre anche la terrazza da cui si vede il Waterloo bridge non è per niente affollata. È in questo complesso, che racchiude i teatri più importanti di Londra, che si è esibito in un concerto di piano solo il musicista marchigiano Giovanni Allevi.
La sala che ha ospitato il concerto che ha dato il via al nuovo tour è la Queen Elizabeth Hall. Sul palco uno Steinway & Sons illuminato da un'unica lampada puntata per parte sulla tastiera e sullo sgabello. Una sala intima, che assieme ad una atmosfera minimalista invita a concentrarsi sulla musica.
19:30
In perfetto orario (che in Italia rimane spesso un miraggio) è cominciato il concerto. Davanti a circa 400 persone ha fatto il suo ingresso, accompagnato dagli applausi, Giovanni Allevi con la sua consueta corsa scoordinata ad aeroplanino, salutando poi il pubblico con un inglese da far sorridere (ma comprensibile). E poi ovviamente la musica.Il suono ha riempito la sala ed è sembrato quasi, per il mood che la musica di Allevi riesce a creare, di percepire l'essenza di ogni singola nota che si libra nell'aria.
La scaletta della serata:
Japan, Sogno di Bach, Il nuotatore, Scherzo numero 1, Luna, Monolocale 7:30 am, Go with the flow, Qui danza, Notte ad Harlem, Panic, Downtown, L'orologio degli Dei, Back to life, jazz matic, Kiss, Piano Karate,
bis: Aria, bis 2: Prendimi.
La scelta dei brani è stata così proposta in maniera da sviluppare un crescendo di emozioni, che hanno regalato la vera essenza della serata: emozioni. Il concerto si è concluso con una standing ovation per il pianista, che ha ringraziato con un voce emozionata ma visibilmente soddisfatta.
D: Partendo dal principio: ci sono molti pareri contrastanti sulla collocazione artistica della tua musica. Tu dove ti senti di collocarla?
R: Non mi stancherò mai di ripetere che la mia è musica classica contemporanea, cerco con la mie composizioni di rompere gli stereotipi imposti dalla casta della vecchia guardia mantenendo però la struttura musicale dei maestri classici.
D: Sono diverse le provocazioni su di te e sulle tue composizioni. C'è chi ti definisce un'operazione di marketing e la tua musica semplice e banale. A distanza di un anno dalla polemica a distanza con Uto Ughi, che ha interpellato gli ambienti italiani della musica classica, cosa rispondi?
R: Che i fatti mi hanno dato ragione. Secondo loro ero finito ed invece hai visto? L'Arena di Verona, la Canergie Hall a New York e poi qui alla Queen Elizabeth Hall. Devono smetterla di fare lobby e devono rendersi conto che la musica classica sta cambiando, sia per i nuovi canoni che per il contenuto contemporaneo che vivifica.
D: Come dicevi hai portato la tua musica in giro per il mondo nei teatri e negli auditorium più prestigiosi. C'è un posto che ricordi con particolare emozione?
R: Il posto che non potrò mai dimenticare è l'auditorium "Scarlatti" di Napoli. E' stato il mio primo concerto: cinque persone.
D: Cinque persone?! E invece dove ti piacerebbe suonare ma non hai avuto ancora la possibilità di farlo?
R: In assoluto alla Scala di Milano.
D: Il tuo percorso di studi è stato davvero importante: due diplomi al Conservatorio, una laurea in filosofia e diversi master... un predestinato alla vita intellettuale. Ma se non avessi fatto questo mestiere cosa ti sarebbe piaciuto fare?
R: Considerando lo straordinario risotto coi funghi che cucino ai miei amici, penso il cuoco.
D: Oscar Wilde diceva che il solo modo di resistere ad una tentazione è assecondarla. A cosa è impossibile dire no per Giovanni Allevi?
R: La mia torta al cioccolato.
D: Sei riuscita ad averla anche qui?
R: Sì, un pasticciere me ne ha preparata e confezionata una apposta per me. Era eccezionale.
D: E se non fossi riuscito ad averla?
R: Impossibile, ho fatto inserire la clausola della torta al cioccolato nel contratto.
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25/03/2010
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