CittadinanzAttiva scrive ai Candidati
San Benedetto del Tronto | Trasparenza, partecipazione, qualità. Il Tribunale per i Diritti dellAmmalato, "Scuola di CittadinanzAttiva", "Giustizia per i Diritti"e "Procuratori Dei Cittadini", sottopongono ai Candidati alle prossime regionali un documento congiunto.
di Redazione

CittadinanzAttiva
"Le istituzioni democratiche elettive - si legge nel documento sottoposto ai Candidati dall'Assemblea Territoriale di San Benedetto del Tronto di CittadinanzAttiva - sono il bene comune primario di una democrazia che voglia essere tale". L'intento dell'associazione consumatori è quello di restituire agli elettori la possibilità di votare sulla base dei programmi chiari e non sulla base di meno democratici scambi che alimentano la corruzione.
Cittadinanzattiva chiede di dare il giusto peso alle politiche dei consumatori a livello regionale. "Gli enti territoriali hanno la capacità di determinare nella nuova legislatura chiari segnali di un'azione concreta a favore dei cittadini-consumatori, resa ancor più fondamentale dalle ripetute crisi di questi anni". Le proposte dei consumatori si basano su tre temi fondamentali e strategici per poter realmente innovare e rendere efficace il rapporto tra istituzioni, cittadini e associazioni, trasparenza, partecipazione, qualità.
Partiamo dalla "Trasparenza": la richiesta è quella di rendere finalmente trasparenti e comprensibili ai cittadini comuni i bilanci pubblici, a partire da quelli delle Regioni. In media nei bilanci il 6% delle spese non è attribuibile ad una specifica voce di costo, percentuale che in alcune regioni supera anche il 20%.
E ancora: rendere trasparenti gli aumenti dei costi delle tariffe, rappresentando agli utenti finali le motivazioni di eventuali aumenti, in relazione agli investimenti effettuati e ai miglioramenti degli standard di qualità. "Ad esempio - aggiungono dall'Associazione - nel caso del trasporto ferroviario le tariffe sono aumentate del 32% negli ultimi cinque anni e del 14% nel corso dell'ultimo anno a fronte di standard di qualità del servizio invariati". Stesso discorso vale per il servizio idrico integrato, rispetto al quale la trasparenza riguarda anche la potabilità dell'acqua, le cui tariffe sono aumentate del 27% negli ultimi cinque anni e del 6% nell'ultimo anno, con un tasso di realizzazione degli investimenti previsti pari alla metà ed un tasso medio di dispersione idrica pari al 35%.
Sotto la voce "Partecipazione" si richiede l'effettiva l'applicazione del comma 461 sulla partecipazione civica al controllo dei servizi con l'obiettivo di individuare parametri e standard di qualità più elevati e soprattutto condivisi con gli utenti e le associazioni che li rappresentano; prevedere la valutazione civica dei risultati della pubblica amministrazione, cioè dei servizi che questa fornisce ai cittadini e alle comunità locali; rivisitare la normativa regionale in materia di riconoscimento delle associazioni dei consumatori, che solo marginalmente tiene conto delle nuove, più efficaci ed economiche forme di comunicazione; individuare un diverso peso specifico agli indicatori quantitativi ivi contenuti ed elaborare indicatori misurabili di rilevanza e pertinenza delle azioni svolte.
Passando alle richieste riguardanti "Qualità & Innovazione" si individua l'esigenza di una adeguata ricognizione delle esperienze di successo maturate negli ultimi dieci anni nelle Regioni, a livello sia centrale che locale, ai fini di un loro riutilizzo e di una adeguata diffusione, allo scopo di evitare lo spreco del dover ricominciare ogni qual volta tutto da capo. Rilanciare il sistema di trasporti continuando a seguire la strada dell'assegnazione di risorse certe per il suo funzionamento prelevandole dalla fiscalità generata dal trasporto privato.
Si chiedono inoltre incentivi da parte degli enti locali per la promozione di una differente cultura della mobilità, attraverso l'erogazione di servizi alternativi, modificando alcune abitudini consolidate "nel rispetto di un ambiente che è di tutti e che troppo spesso si trova a dover fare i conti con il continuo inquinamento atmosferico". E ancora: investire in attività formative; rilanciare il tema del risparmio energetico e dell'uso razionale delle risorse.
Non manca una approfondita riflessione sulla Sanità. "L'esperienza quotidiana dei Tribunali per il Diritto del Malato ci dice che, a fronte di pur elementi positivi, aumentano i segnali di inefficienza organizzativa ed anche di limiti alla qualità tecnica delle prestazioni sanitarie". Ai candidati si chiede un impegno forte e chiaro per sostenere i reparti, i servizi, gli impianti tecnologici, le piante organiche e, contestualmente, operare verso una lotta agli sprechi, attraverso l'abbattimento di consulenze esterne, recupero della mobilità passiva, controllo sulla qualità erogata. Il pensiero va in primo luogo alle elevate e non giustificate liste di attesa. Anche l'emergenza-urgenza va rivista sia in termini organizzativi anche sulla presenza di medici ed infermieri addetti al territorio.
"Il Piceno e' troppo vasto - secondo CittadinanzAttiva - per poter essere ben gestito attraverso l'attuale rete di professionisti sanitari. Tutti parlano di integrazione degli Ospedali tra Ascoli e San Benedetto ma nessuno sino ad oggi si è spinto a definire cosa, come e quando si debba operare in termini integrativi; particolarmente non siamo venuti ancora a conoscenza quali risultati abbiano sortito alcune sperimentazioni in atto. La crescita e l'innovazione - ribadiscono dall'Associazione - passa attraverso la chiarezza degli intenti e la verifica delle assunzioni di responsabilità poste in pratica".
E per finire, uno dei temi più sentiti, soprattutto nel Piceno, quello dell'occupazione che "va assolutamente recuperata attraverso il maggior utilizzo delle potenzialità presenti sul territorio e nel quadro di risorse da sfruttare al meglio si inserisce anche il volano economico proveniente dal settore turistico evitando però gli slogan: oggi e' solo tempo di risultati. Molte famiglie hanno perso sostegno economico ma soprattutto la speranza di poter vedere nascere nuove opportunità nelle filiere produttive. Oggi purtroppo è venuta in superficie una realtà socio economica da rivedere, da ripensare: abbiamo in gioco il futuro di generazioni quindi proprio per questo non accetteremo politiche superficiali o addirittura gestioni partitocratriche del bene collettivo".
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24/03/2010
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