Alle ore 11.00 di ieri 3 febbraio una pattuglia composta da tre operatori della squadra Volanti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico diretto dal Dr. Filippo STRAGAPEDE, nel transitare in questa Piazza Arringo notava due persone che uscendo dalla via Minuccia si scambiavano del denaro; più precisamente C. G. di anni 46 ascolano, era intento a dare del denaro a R. A. di anni 19, ascolano.

Vistisi scoperti i due si davano alla precipitosa fuga in direzioni diverse ma venivano rincorsi dagli operatori che li bloccavano di li a poco.
C. G. immediatamente confermava di aver appena pagato la somma di euro 15,00 a R. A. per l'eroina che pochi istanti prima gli aveva ceduto per farne immediatamente uso.

A questo punto gli operanti perquisivano le due persone e si rinveniva addosso ad R.A. un sacchetto in pelle nero contenente eroina avvolta nel cellophane per un totale di dieci grammi e un bilancino di precisione; altresì si rinveniva occultato all'interno del giubbino una busta contenente 12 siringhe, un laccio emostatico e 3 fiale di soluzione iniettabile: tutto il materiale veniva sequestrato.
Curiosamente, R.A., a differenza di altri spacciatori, dava un servizio completo fornendo siringhe e quant'altro necessario per le iniezioni: tutto pronto per l'utilizzo immediato della dose.

Entrambi venivano accompagnati presso questi uffici e fotosegnalati.
A seguito di perquisizione domiciliare a casa R.A. si rinveniva altro materiale utilizzato per tagliare la sostanza e pesarla.
R.A. veniva tratto in arresto ai sensi dell'art. 73 del D.p.r. 309/90 ed accompagnato presso la Casa Circondariale di Marino del Tronto a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Dr. Pirozzoli.

Va segnalato che R.A. era già noto a questi Uffici non solo per il fatto che giorni fa lo stesso era stato vittima di una overdose e salvato da personale della Polizia di Stato del posto fisso di Polizia presso l'ospedale che, avendolo notato nei bagni, avvertiva immediatamente il personale sanitario dell'Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, ma soprattutto perchè lo stesso era già stato coinvolto nell'operazione "Messenger" condotta dal personale della Squadra Mobile di Ascoli Piceno diretta dal Dr. Pierfrancesco Muriana.