"Io sono per la gara delle concessioni demaniali, ma chi ha fatto investimenti deve essere tutelato per evitare la sperequazione". E' chiara la posizione di Marco Calvaresi presidente della sezione turismo di Confindustria che ha illustrato l'attività espletata e diretta dall'associazione degli industriali, ed in particolare dalla sezione turismo, rispetto al problema del rinnovo delle concessioni demaniali.

L'incontro è avvenuto alla presenza di Bruno Bucciarelli Presidente di Confindustria Ascoli Piceno e Corrado Alfonsi del settore marketing, presso la sede sambenedettese di Confindustria dove si è discusso di un tema di strettissima attualità apparentemente lontano dalle logiche degli industriali.

"In realtà - precisa Calvaresi - ci sono molti hotels della nostra Riviera che dispongono degli chalet, per cui non potevamo non interessarci delle problematiche legate al rinnovo delle concessioni".

Da qui l'intenzione di risolvere il problema alla radice e dunque l'incontro a Roma con Raffaele Fitto Ministro per le attività produttive e affari regionali per discutere nel merito: "abbiamo constatato - ammette Calvaresi come fossero poco chiare alcune problematiche".

Dall'incontro sono stati approntati e successivamente presentati quattro emendamenti a firma del senatore Salvatore Piscitelli e del Senatore Massimo Baldini, per i concessionari di spiaggia che nell'insieme puntano a salvaguardare gli investimenti fatti e vanno incontro alla liberalizzazione del mercato.

Nello specifico si legge:
Emendamento all'art. 1 comma 18: si chiede di sopprimere la frase "nonché in funzione del superamento del diritto di insistenza di cui all'art 37, 2° comma, del Codice della navigazione.." e ancora ..."Sostituire la data : "31 dicembre 2012" con "31 dicembre 2025".

I restanti due emendamenti presentati recitano:
"Dopo il secondo comma dell'art. 49 del codice della navigazione aggiungere il seguente terzo comma: "sono opere amovibili quelle che, pur realizzate con strutture fisse e stabili, possono essere comunque demolite con la restituzione dell'area in concessione nel pristino stato". E infine, si chiede: dopo il terzo comma dell'art. 37 del CdN aggiungere il seguente quarto comma: "il nuovo concessionario che subentra al precedente è obbligato a corrispondere a quest'ultimo un indennizzo pari al valore commerciale delle attività e dei manufatti che insistono nell'area di concessione".