Cassa di colmata: "nessuna traccia di inquinamento"
San Benedetto del Tronto | Questo è il responso delle ricerche condotte dallUniversità di Camerino, per conto del Comune volte ad accertare la qualità dei fondali e del piccolo pescato di San Benedetto, rispetto al rischio inquinamento della cassa di colmata.
di Stefania Serino

(da sinistra) Felici, Canducci e Capriotti
I nostri mari non sono affatto inquinati. Lo dice l'indagine condotta dall'Università di Camerino su richiesta del Comune di San Benedetto del Tronto, assessorato all'ambiente a alle politiche del mare,a fronte dei forti timori espressi dall'opinione pubblica rispetto al pericolo inquinamento proveniente dalla cassa di colmata.
L'indagine partita a giugno 2009 e protrattasi sino a novembre c.a. è stata illustrata nella mattinata di venerdì 22 dicembre in Municipio dall'assessore all'ambiente Paolo Canducci insieme all'assessore alle politiche del mare Settimio Capriotti nonché al prof. Alberto Felici ricercatore presso la Facoltà di veterinaria dell'Università di Camerino.
Le ricerche volte a rilevare tracce di pesticidi o materiali pesanti, sono state condotte su sedimenti sabbiosi prelevati nel tratto che va da 1 a 3 miglia di distanza dalla costa sambenedettese, dove viene esercitata la piccola pesca artigianale, oggetto anch'essa delle rilevazioni effettuate dal team di ricercatori.
Ebbene i numeri, presentati in un volume redatto dal team guidato dal Prof. Felici, attestano l'ottima qualità del pescato nonché degli stessi sedimenti sabbiosi dove "l'incidenza dei pesticidi risulta essere al di sotto dei livelli di rilevabilità, così come l'accumulo nelle specie ittiche (salpe, boghe, pannocchie, lumachine di mare) si assesta al di sotto dei limiti rilevabili per tutti i 256 residui di pesticidi ricercati. Anche per i materiali pesanti siamo al di sotto dei limiti di legge".
Un'istantanea di sei mesi che sebbene faccia tirare un sospiro di sollievo rispetto all'allarme inquinamento relativo alla cassa di colmata, proseguirà anche nei prossimi mesi.
Nel frattempo l'assessore Canducci ha voluto rassicurare la cittadinanza: "la qualità del pescato sambenedettese è ottima, invito dunque prima di generare inutili allarmismi ad una maggiore prudenza, poiché anche in questo caso è stato fatto un buco nell'acqua".
Gli stessi dati risultano altresì fondamentali rispetto al progetto del Parco mMrino come sottolineato dall'assessore Capriotti: "la ricerca è importante, rispetto all'eventuale progetto di realizzare il Parco Marino in quanto potremmo avere la possibilità di arginare il pericolo inquinamento anche grazie al controllo dei fiumi e dei torrenti che si riversano nel nostro mare".
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22/12/2009
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