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Medjugorie e il bambino dell'Africa

San Benedetto del Tronto | Un breve racconto di Domenico Mungo.

di Domenico Mungo

"Salutami Padre Jozo", mi disse Padre Giuseppe per telefono al momento della mia partenza per Medjugorie e io a lui: " Padre Jozo purtroppo è stato trasferito", ma egli ribadì: " Tu salutalo"!

Un paio di giorni dopo mi trovavo nei pressi della chiesa di Medjugorie con altri pellegrini, quando una signora, conoscendo uno di loro, si avvicinò e iniziò a parlare presentandosi : era la segretaria di Padre Jozo ! Mi ricordai subito delle parole di Padre Giuseppe e le riferii i suoi saluti.

Ebbi la possibilità di essere ospite con altri quattro pellegrini, per un colloquio, a casa di alcuni veggenti; ciò che più mi colpì fu la loro comune, profonda umiltà, unita a fermezza, con cui affermavano determinate questioni sovrannaturali: essi vedono la Madonna e parlano con Lei da ventotto anni!

Al di là di tale vicenda che è conosciuta in tutto il mondo e per la quale ci si reca a Medjugorie, il racconto di una veggente, Vicka, ha rapito il mio cuore per la spiccata umanità che caratterizzava sia la veggente stessa sia il protagonista di un aneddoto a lei capitato. Ella si trovava in Centro Africa per la sua testimonianza, in un piccolo villaggio di persone poverissime, ma dignitose e ospitali.

All'alba di una mattina Vicka notò un bambino di cinque o sei anni raccogliere tre pezzi di legno e procurarsi una piccola bicicletta; naturalmente la veggente, mossa da tenerezza materna, fu spinta a chiedergli dove stesse andando e lui le rispose che si dirigeva verso il mercato generale di un villaggio più grande, a diversi chilometri di distanza: si recava là per vendere quei tre pezzi di legno.

Così il ragazzino balzò rapidamente sulla bicicletta e si allontanò tutto contento per una di quelle stradine sterrate e rosse, tipiche del continente africano, stradine non di rado attraversate da serpenti e altri predatori. Commossa, Vicka lo attese per tutto il giorno, quando, finalmente, lo scorse da lontano verso il tramonto; lo chiamò, dispiaciuta gli chiese come mai avesse ancora con sé quei pezzi di legno e, appurato che non aveva avuto l'opportunità di venderli, gli disse: " Caro, ma allora non sei riuscito a guadagnare nemmeno un soldo!?".

Ella era molto preoccupata poiché in quel villaggio il pane non era certamente quotidiano, mentre la povertà assoluta costituiva la regola. A quel punto il bambino la guardò con un sorriso rivolgendole la parola: " Di che ti preoccupi Vicka? Domani è un altro giorno!!!".

Ecco, questo è il messaggio della Regina della Pace, questo è Medjugorie e, sicuramente, almeno per me, attraverso quel bambino ha parlato Gesù che consolava Vicka: quel bambino confidava nel Signore e si rimetteva umilmente nelle Sue mani.

Di Vicka tengo a sottolineare la gioia (percettibile all'istante) che ha nel cuore, una gioia che sa irradiare ogni persona; un fatto sorprendente di questa donna è il dono del discernimento che ha ricevuto: incontra migliaia di persone al giorno attraverso la sua testimonianza, eppure è capace di riconoscere ciascuna di esse a distanza di anni, anche se non ha parlato direttamente con loro; si è ricordata di me, per esempio, descrivendomi a un mio amico, dopo tre mesi e mezzo, avendomi soltanto visto in un'assemblea per la sua testimonianza, senza aver mai parlato con me, se non a casa sua in questa seconda occasione di cui ho appena scritto.

Ricordo le parole di Mirijana molto toccanti e le voglio testimoniare. Rispetto alle nostre domande, fondate sulla preoccupazione riferita al "fango" gettato all'inizio dell'estate 2009 su Medjugorie, ci rassicurò: è la Madonna stessa a proteggere i veggenti, il paesino in questione nonché coloro che credono alla vicenda sovrannaturale che vi si svolge; nell'agosto di quest'anno si contava il doppio dei pellegrini confrontati con quelli dell'agosto dell'anno passato e si vedevano tantissimi sacerdoti provenienti da ogni parte del mondo.

Del resto anche la piccola Bernadette di Lourdes, suor Lucia di Fatima e lo stesso San Padre Pio da Pietrelcina furono oggetto di ludibrio, umiliazioni e persecuzioni. A proposito dei pellegrini Mirijana affermò: " Come la Madonna ha mandato noi, noi veggenti mandiamo voi pellegrini per il mondo", parole che le sgorgavano dall'anima e che riconducono a quelle di Gesù agli apostoli: "Come il Padre ha mandato Me, anche Io mando voi...".

13/12/2009





        
  



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