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Onore alle Forze Armate e ai Gran Pavese Rossoblu

San Benedetto del Tronto | Nell'ambito delle celebrazioni del 4 novembre sono stati consegnati i 6 Gran Pavese Rossoblu. Premiati anche i rappresentanti delle Forze Armate, alla presenza di Lorenzo Del Boca, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti.

di Stefania Serino

I sei Gran Pavese Rossoblu con il Sindaco Gaspari e le Forze dell'Ordine

Un gremito Auditorium comunale, nell'ambito delle celebrazioni del 4 novembre, giorno dell'Unità nazionale e Festa delle forze armate, ha assistito alla consegnata dell'onorificenza Gran Pavese Rossoblu ai rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia che si sono distinti per azioni a beneficio della comunità locale. Nell'occasione sono stati anche consegnati i premi "Gran Pavese" a sei cittadini distintisi per opere ed iniziative a beneficio della comunità locale: la cerimonia, già in programma per il 13 ottobre, festa del Patrono, fu rinviata a seguito del naufragio del motopesca "Diana madre".

Ospite d'eccezione della cerimonia, Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti e autore del libro "Grande Guerra, piccoli generali" il quale dapprima si è complimentato con il sindaco per la cura con la quale è tenuta la città "pulita, fresca e ordinata", in seguito ha parlato della necessità di rileggere la storia con occhio critico, citando Leonida, Muzio Scevola, le 5 giornate di Milano e i Mille di Garibaldi come episodi simbolo di una storia "grondante retorica", cosa che riguarda anche la I Guerra Mondiale sulla quale "esistono due storie: "quella dei vincitori e dei generali, raccontata senza sofferenze e senza vittime, con la grande ipocrisia propria della guerra che nasconde il sacrificio di chi combatte chiamando i morti 'caduti', una ipocrisia che continua oggi con le 'bombe intelligenti' e i 'danni collaterali'; l'altra storia è la guerra delle trincee, con equipaggiamenti carenti, durante la quale i soldati hanno vissuto per 4 anni come uomini delle caverne in catacombe a cielo aperto, in una battaglia quotidiana contro il freddo o il caldo, la fame e la sete e gli stessi ufficiali superiori che trattavano i soldati come servi della gleba, richiedendo fatiche che i contadini non chiedevano ai propri animali da soma".


Ha accennato anche alla polemica dello scorso anno sul 4 novembre come anniversario della fine della guerra, tra chi sosteneva che andava festeggiato e chi lo voleva dimenticato: "Non c'è nulla da festeggiare ma sarebbe sbagliato dimenticare. Dobbiamo ricordarare i soldati nei confronti dei quali abbiamo un debito di riconoscenza che prima o poi dovremo decidere di onorare".

Il padrone di casa Giovanni Gaspari ha ricambiato le parole di Lorenzo del Boca affermando: "è un grande onore la presenza di Del Boca, presidente nazionale dell' ordine giornalisti e storico di fama internazionale, una grande opportunità per tutti quella di ascoltarlo. Da quando ci siamo insediati, con la condivisione di tutto il consiglio comunale, abbiamo cercato di dare il giusto valore ad una festività (il 4 novembre) che correva il rischio di perderlo. Abbiamo provato a riproporre l'importanza delle forze armate ed il ricordo del sacrificio di tanti ragazzi che andarono a combattere ad una età nella quale oggi a volte non mandiamo i nostri figli soli a scuola. Quella fu una esperienza drammatica - prosegue - ma anche un grande opportunità di unire il paese. Quando ho visitato da adulto le trincee mi sono commosso, si ha la percezione di quanta sofferenza, sacrifici e disagi. C'è bisogno di ricordare in questa società che non ha più tempo di riflettere, bisogna offrire la possibilità di fermarci a meditare perchè riflettere è una opportunità per crescere e in questo modo si fa il bene di una comunità"

Il sindaco Giovanni Gaspari ha poi premiato i rappresentanti delle Forze Armate e di Polizia che si sono distinti per azioni a beneficio della comunità locale: il vice questore e dirigente del Commissariato di Polizia Marco Fischetto "per aver incarnato esemplarmente i valori della Polizia di Stato"; il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Benedetto Ricci "per il suo lungo impegno a favore della tutela dell'ambiente e della salute"; il comandante della compagnia Carabinieri Giancarlo Vaccarini, per essersi in particolare dedicato alla diffusione della cultura della legalità tra i giovani.

È stata poi la volta della consegna dei "Gran Pavese" ai sei cittadini designati dall'apposita commissione:
- Domenico Fazzini, premiato dal vicesindaco Antimo Di Francesco, "si è distinto per il suo contributo alla città e allo sviluppo di alcune tra le principali aziende del territorio e le conoscenze trasmesse a generazioni di professionisti nella consulenza d'impresa" (ha ritirato il premio il figlio Patrizio per indisposizione del premiato).
- Giuseppe Mazzocchi è stato premiato alla memoria dal sindaco Gaspari "per l'amore che ha dimostrato per la città, sostenendo le pratiche sportive dello sviluppo del turismo" (hanno ritirato il premio la moglie e le figlie).
- Pietro Pompei ha ricevuto l'onorificenza dall'assessore alla cultura Margherita Sorge "per la preziosa pubblicistica con cui ha saputo valorizzare e divulgare la storia della città".
- Vittoria Quondamatteo, premiata dall'assessore Loredana Emili, ha ricevuto il "Gran Pavese" "per l'impegno dimostrato a favore dei minori in situazioni di disagio ed emarginazione".
- Umberto Travaglini è stato premiato dall'assessore alle politiche del Mare Settimio Capriotti per la sua attività imprenditoriale pluridecennale e l'impegno svolto in passato a favore della Sambenedettese Calcio di cui fu anche vicepresidente.
- Umberto Urbinati ha ricevuto l'onorificenza dall'assessore allo sport Eldo Fanini "per aver contribuito alla crescita dello sport in città e per aver ampliato la visibilità della città in Europa".

La cerimonia si è conclusa con il corteo che ha deposto le tradizionali corone di alloro ai monumenti ai caduti.

04/11/2009





        
  



2+2=
Il Sindaco Gaspari insieme a Lorenzo del Boca

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