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Il Circolo Nautico Sambenedettese lega cultura e sport nel segno del mare

San Benedetto del Tronto | Il prossimo fine settimana sarà caratterizzato dal Premio Letterario Massimo De Nardis "Per un racconto di mare" e da "La Sfida - Challenge internazionale a squadre di drifting - Memorial Massimo De Nardis".

di Redazione

(da sinistra) Forti, Urbani, Rosetti, Giordani, Zeller

Nella mattinata di venerdì 4 settembre presso il bar Fronte del Porto sono stati presentati alla stampa due classici appuntamenti settembrini. Stiamo parlando dell'ottava edizione del Premio Letterario Massimo De Nardis "Per un racconto di mare" e della nona edizione di "La Sfida - Challenge internazionale a squadre di drifting - Memorial Massimo De Nardis" . Il tutto sapientemente organizzato dal Circolo Nautico Sambenedettese. Presenti Rolando Rosetti, presidente del Circolo Nautico Sambenedettese, Giacomo Forti, consigliere del Circolo responsabile del settore pesca Marco Giordani ed Adalberto Zeller dell'Adriatic's Fishing Club e Manrico Urbani, "spokesman" del CNS.

Partiamo dal premio letterario. Il concorso era aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori. La commissione, comporta dai proff. Alighiero Massimi e Lina Lazzari e dallo storico Gabriele Cavezzi, ha analizzato 25 testi provenienti da tutto il Paese. Il nome del vincitore, che si aggiudicherà il premio di 1.500 Euro, verrà svelato durante una cena di gala in programma venerdì 11 settembre presso il ristorante 1848 di Villa Brancadoro.

La cena a Villa Brancadoro servirà anche per dare il benvenuto agli equipaggi della Sfida. Saranno 25 le barche che parteciperanno a quella che oramai è considerata la gara di pesca d'altura più tecnica e completa d'Italia. Ci saranno anche due equipaggi finlandesi e altrettanti provenienti da San Pietroburgo (Russia). Da segnalare una presenza politica importante tra i russi: quella del vicegovernatore dell'ex Leningrado.

Passato il momento di gala, sabato 12 settembre il raduno degli equipaggi è previsto alle ore 6.30 con partenza alle 7. Il vasto campo di gara si estenderà oltre le 50 miglia marine dal porto di San Benedetto. La gara terminerà alle ore 16, mentre entro le 18 le imbarcazioni dovranno rientrare in porto. Identici gli orari per domenica 13 settembre e alle 19 si procederà all'esposizione della classifica definitiva e alla premiazione dei vincitori.

I pesci catturati sono di volta in volta controllati da un commissario di gara - presente su ogni imbarcazione - che tiene i conti del pescato. Poi gli animali vengono rigettati in mare. Da regolamento è consentito riportare in porto soltanto un tonno e non al di sotto dei 40 kg. Per questo parecchi equipaggi aspettano sino alle ultime fasi della gara, nella speranza di pescare l'esemplare "da trofeo" che spianerebbe la strada verso la vittoria. Vengono usati degli ami speciali che recano dei danni minimi al pesce. Prima di essere rigettato in mare il tonno viene slamato (gli viene tolto l'amo dalla bocca). Se ciò non fosse possibile, nessun problema. Per questa competizione gli ami sono realizzati con degli speciali materiali biodegradabili che si consumano nel giro di una settimana.

Tutte queste regole salvaguardano la vita del tonno rosso e vengono incontro a delle recenti disposizioni dell'Unione Europea. Inoltre vogliono incentivare nei pescatori il senso di responsabilità, per uno sport che sia sempre più eco-sostenibile. Il senso di tutto è che ci si può divertire lo stesso, anche rigettando in mare i pesci pescati.

Al primo classificato andrà due automobili Citroen "C1" (i premi sono doppi perché ogni equipaggio è comporto da due persone). Dal 2° al 4° spetteranno dei preziosi strumenti da pesca griffati Shimano. Sono previsti anche simpatici premi per chi cattura la preda più grande e per l'equipaggio più sfortunato. Il vincitore della "Sfida" si aggiudicherà anche la qualificazione ai mondiali di Cabo San Lucas (Messico) con relativo pagamento dell'iscrizione (valore circa $ 8.000).

*Il drifting, che letteralmente significa pesca alla deriva, sfrutta i flussi di corrente e di marea per attirare il pesce in prossimità della barca facendo uso di un buon brumeggio. la tecnica consiste nel portare fuori bordo una sacca di rete piena di pesci tritati e spezzettati. Le maglie della rete devono essere di dimensioni tali che il suo contenuto si possa liberare lentamente creando un'invitante scia odorosa. Questa appetitosa traccia porterà i nostri predatori fin sotto la barca proprio dove ad attenderlo ci saranno le esche. Queste, che possono essere costituite da una o più sarde infilzate in un amo, devono essere sorrette da un piccolo galleggiante.

04/09/2009





        
  



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