L'amore per la musica vince sul ricordo del terremoto
San Benedetto del Tronto | La storia di Giuliano De Angelis, musicista e docente di violoncello. Vive all'Aquila fino a quando la tragedia del 6 aprile lo costringe a rivoluzionare la sua vita. Deve lasciare la sua casa, il suo lavoro e si trasferisce con la famiglia in Riviera...

Giuliano De Angelis con i suoi allievi dinanzi alla chiesa di S. Antonio
Questa è una storia che da speranza, una vicenda che infonde coraggio.
Giuliano De Angelis è musicista e docente di violoncello. Vive all'Aquila fino a quando la tragedia del 6 aprile lo costringe a rivoluzionare la sua vita. Deve lasciare la sua casa, il suo lavoro e si trasferisce con la famiglia a S. Benedetto del Tronto. Ma non accetta di vivere da "sfollato": da buon aquilano non si considera affatto vinto e rassegnato. Si rimbocca le maniche e, con l'aiuto di quelle che lui definisce "persone assolutamente uniche e speciali per generosità, calore umano e levatura culturale", mette su una piccola scuola di violoncello ospitata nei locali della parrocchia di S. Antonio da Padova. Il passaparola è immediato e, in breve tempo, si trova a impartire lezioni a 12 studenti, 12 ragazzi di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni: un fatto davvero straordinario.
Il numero e la qualità dei giovani talenti è tale che è sembrato del tutto consequenziale il passo successivo: la fondazione di un'orchestra giovanile regionale in collaborazione con l'Istituto musicale "Vivaldi", un progetto innovativo e fortemente formativo grazie al quale i ragazzi potranno davvero fare musica insieme e vivere l'incredibile esperienza di fare concerti dal vivo e di suonare fianco a fianco con il proprio insegnante.
"La mia filosofia didattica - spiega De Angelis - è quella di diffondere tra i giovani l'amore e la conoscenza dell'enorme patrimonio musicale di cui siamo eredi: è sui giovani che bisogna investire per uscire dalla profonda crisi culturale che ci attanaglia. In una società che tende inesorabilmente ad isolare i ragazzi con l'utilizzo sempre più massiccio di tecnologie ormai alla portata anche dei giovanissimi, si avverte forte l'esigenza di creare nuovi stimoli, di coinvolgerli in attività che li spingano ad interagire per la costruzione di un obiettivo comune".
Il maestro aquilano sente il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno permesso tutto ciò: il parroco di S. Antonio per gli spazi concessi sempre con grande disponibilità, l'assessore Domenico Mozzoni e la moglie Anna Bernardini, Mariapia Petrocchi per il sostegno, la grande professionalità e per l'incredibile lavoro che quotidianamente porta avanti con i ragazzi, Manuelita Leli per l'incredibile aiuto alla comunità aquilana.
"Anche durante un momento buio come quello che stiamo vivendo - è la conclusione del maestro De Angelis - possono accadere cose meravigliose e speciali come questa".
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02/09/2009
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