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Idee e proposte per uscire dalla crisi

Ascoli Piceno | Lettera aperta del Segretario Provinciale DC Marche Domenico Fanini sulla situazione occupazionale del territorio: «serve una grande manifestazione di protesta e di proposta con cui richiamare l'attenzione del Governo centrale e regionale, ma anche...».

Dal Segretario Provinciale DC Marche Domenico Fanini riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Ritengo utile a nome della DC Marche, che rappresento a livello provinciale, esprimere qualche considerazione sull'attuale drammatico momento socio-economico che il nostro territorio sta vivendo e formulare conseguentemente una proposta di merito, ma anche di metodo, con l'unico scopo di contribuire a costruire una posizione unica e convergente, una vera e propria piattaforma rivendicativa, un "Patto contro il declino e per un nuovo sviluppo socio-economico del territorio", di tutti gli attori Istituzionali, Politici e Sociali, che operano nella nostra realtà provinciale, da sostenere con tutti i mezzi (manifestazioni, pressioni politiche ecc.) nei confronti dei Governi, Centrale e Regionale.

Dopo la doverosa e dovuta attestazione di solidarietà, che è venuta dal mondo politico ed istituzionale nei confronti dei 375 lavoratori della Manuli e delle loro famiglie, così come c'è stata precedentemente per quei lavoratori (Ahlstrom, Sgl Carbon, Pfizer, Novico, Gruppo Biasi, Agos, ex Surgela, Amcor, Lagostina ec.), credo sia giunto il momento di rendere concreta questa solidarietà non solo attraverso forme di sussidio e sostegno a questi lavoratori e alle loro famiglie per bypassare la fase di sussistenza e soprattutto individuando ed attivando interventi strutturali nel territorio in grado di invertire la tendenza al declino socio-economico, ricreando condizioni di benessere per l'intera collettività.

Accanto alle proposte già da tempo in campo, che hanno caratterizzato anche gli impegni nella recente campagna elettorale, circa la realizzazione delle infrastrutture materiali ed immateriali (Mezzina, Università, Polo Scientifico e Tecnologico, 2° Polo logistico delle Marche, Metropolitana di superficie ec.) utili al rilancio dello sviluppo economico e quelle finalizzate a dare attuazione agli impegni assunti dal Ministero dello Sviluppo Economico nel Protocollo d'intesa per il rilancio delle Valli del Tronto e della Vibrata, nonché a riconoscere le agevolazioni fiscali e contributive delle Zone Franche, considero imprescindibile che l'intero territorio e la sua comunità superino quel senso di apatia e indifferenza, che li hanno da sempre contraddistinti, attestando con la partecipazione e l'interessamento diretto quella coesione sociale e politica, che risulta essere elemento necessario al superamento delle difficoltà economiche e sociali. Ruolo determinante, in tal senso, è ovvio lo giocherà l'attuale classe dirigente a livello locale, che al di là delle diverse appartenenze politiche e sociali, dovrà essere in grado di orientarsi sinergicamente ed orientare di conseguenza la società civile.

A tale scopo, per dare senso a quanto sopra, credo sia necessario programmare a breve, in maniera convergente tra Istituzioni, forze sociali, economiche, culturali, politiche ec., una grande manifestazione di protesta e di proposta dell'intero territorio con la quale richiamare l'attenzione del Governo Nazionale e della Regione Marche.

Considero altresì utile che il mondo del lavoro (privato e pubblico) e le sue rappresentanze superino le ataviche divisioni e che in tale ottica i lavoratori della P.A. partecipino assieme a tutti gli altri del settore privato all'alimentazione volontaria di un "Fondo di Solidarietà" con la trattenuta mensile dello 0,50% della retribuzione tabellare.

Tale Fondo, costituito e gestito dall'Amministrazione Provinciale e con la sua partecipazione economica, ma anche di quella di tutti gli altri Enti Locali e Associazioni delle Imprese: Industriali, Artigianali, Commerciali e dei Servizi, potrà avere finalità: -di intervento a sostegno del reddito dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro; -di integrazione agli strumenti legislativi esistenti (Nazionali e Regionali) per sostenere economicamente l'adozione dei Contratti di Solidarietà difensivi (redistribuzione dell'orario di lavoro e mantenimento di tutti i posti di lavoro).

01/09/2009





        
  



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