Da Daniele Primavera, Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista, riceviamo e pubblichiamo quanto segue: 

Un obiettivo senz'altro nobile, la riduzione del consumo di alcol delle giovani generazioni, è stato utilizzato strumentalmente per chiudere i conti con un gruppetto di locali scomodi che creavano problemi, anziché all'ordine pubblico, al consenso di questa amministrazione presso amici ed esercenti concorrenti.

E' solo in quest'ottica che si può comprendere la mortificante ordinanza di chiusura inviata a ridosso del ferragosto, proprio nei giorni che giustificano l'esistenza stessa di un locale; ordinanza che arriva senza neppure il supporto di un controllo formale, senza alcun verbale verificabile, caratterizzandosi dunque per una totale arbitrarietà, e alimentando il dubbio di essere stata emanata senza criteri verificabili, su mandato di altri.

Altrettanto preoccupante è poi, dal punto di vista più strettamente politico, la deriva repressiva di questa pseudo-sinistra, che affronta i problemi a colpi di ordinanze populiste dichiarando la sconfitta delle poche azioni di prevenzione messe finora in atto dall'amministrazione stessa e spacciate come interventi forti e innovativi.

Una deriva che Rifondazione Comunista non può far a meno di denunciare e sulla quale esprime la più ferma e totale contrarietà, sentendosi vicina a quei piccoli commercianti e a quei dipendenti che si sono visti scippare il loro diritto al lavoro nel periodo più redditizio per la nostra città.

In gran parte della prima repubblica per essere assunti bisognava avere tessere di partito o di associazioni legate alla partitocrazia; sembra che oggi la storia si ripeta persino per chi vuole esercitare liberamente un'attività.