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Il Partito Democratico tra luci ed ombre

Ascoli Piceno | I sindaci Lucciarini e Stracci sottolineano il buon risultato del PD nei loro comuni esprimendo solidarietà a Mauro Gionni: "In questo momento attaccare il Segretario Provinciale a nostro avviso è un tentativo di instaurare un regime di anarchia".

Da Valerio Lucciarini Sindaco di Offida  e Stefano Stracci Sindaco di Monteprandone riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Comprendiamo che l'attenzione dell'ultima tornata elettorale era totalmente concentrata sull'esito delle consultazioni per il rinnovo dell'amministrazione provinciale; capiamo anche che ha certamente un'importanza superiore, rispetto ad altre esperienze, la prospettiva per i prossimi 5 anni del governo cittadino del Capoluogo di Ascoli Piceno.

A tutto questo, per dovere di cronaca e per non relegare a margine il resto della popolazione Picena, dovrebbero essere aggiunti i risultati straordinari fatti registrare negli altri comuni del territorio, oggi fatti passare in secondo piano per logiche di appartenenza interna, per tenere alta una tensione, mestiere più esercitato da chi, sconfitti alle elezioni, hanno interesse a non disperdere le forze affinché esse si traducano in atteggiamento di scontro che, a nostro avviso, non è utile al PD.

Non è un atteggiamento giustificato, per un partito di governo, non riuscire a ragionare al suo interno; non è possibile che ognuno di noi, immediatamente dopo le elezioni, non abbia promosso una riflessione interna, caso per caso; non è comprensibile che si agisca soltanto con la logica delle accuse incrociate.

Qualora fosse questa una necessaria valutazione a cui giungere, sarebbe impossibile arrivare a conclusioni vere se non venisse svolta una analisi, dove si è perduto, sull'incapacità che le nostre proposte politiche e programmatiche hanno dimostrato rispetto a quelle del centrodestra le quali hanno raccolto la maggioranza dei consensi.

Così non si consegna la doverosa legittimità democratica a tutti quei cittadini che hanno fatto una scelta diversa da quella con cui noi ci siamo presentati. Ripartire da qui significa ridare serietà alla politica ed al nostro partito che non può, assolutamente, mettersi in cerca di capri espiatori con l'unico obiettivo di ricercare spazio per le proprie aspettative.

E' deprimente, inoltre, verificare questa voglia insistente di "guerra tra territori" che qualcuno, in particolare fuori dal nostro partito, ha interesse a stimolare per indebolirci tutti, nessuno escluso. Confidiamo nella lungimiranza delle diverse personalità sulle quali il PD di Ascoli Piceno può, sicuramente contare e siamo certi che, in un clima costruttivo di confronto politico aspro ma civile, si riusciranno a trovare soluzioni condivise che possano accompagnarci sino all'appuntamento congressuale che ci attende, nel rispetto delle regole ma senza strumentali rigidità preconcette.

Non crediamo che i cittadini continueranno a seguirci se non supereremo i tempi delle tensioni e dei "j'accuse" a cui i nostri elettori hanno dimostrato di non essere affezionati chiedendoci, al contrario, risposte ai problemi reali dei cittadini del territorio Piceno.

Esprimiamo solidarietà umana a Mauro Gionni per il gesto intimidatorio di cui è stato vittima ma esprimiamo anche solidarietà politica al nostro Coordinatore Provinciale perché crediamo che non si debba disperdere il lavoro svolto in questi anni da una nuova generazione che non nasce né democristiana né comunista ma che intende incarnare i valori del Partito nuovo, cioè del Partito Democratico.

In questo momento precongressuale attaccare il Segretario Provinciale del Partito a nostro avviso, è un tentativo di instaurare un regime di anarchia che faccia da sponda ad un progetto che ripristini vecchie logiche e vecchie gerarchie. Noi ci opporremo a questo progetto e lavoreremo affinché si faccia un congresso su contenuti nuovi e con uomini in grado di interpretarli; per un partito che valorizzi i territori e sappia mettere al centro i circoli, vera forza vitale della nostra organizzazione.

La nostra non è una difesa a prescindere di un "personaggio" politico ma la strenua difesa delle istituzioni democratiche del nostro partito che in questo momento hanno subito pesanti attacchi.

05/07/2009





        
  



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