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«Criptato il Protocollo, per l'opposizione sarà più difficile ricercare informazioni»

San Benedetto del Tronto | Per Bruno Gabrielli, il sindaco ha posto in essere un giro di vite sulla possibilità di ricercare informazioni e documenti: «Si tratta del gesto disperato di un uomo politicamente rovinato. Siamo al regime autoritario, quale sarà il prossimo passo?».

di Marco Braccetti

Il Comune di San Benedetto

«Ho appreso con stupore dall'ing. Massimo Carloni - Dirigente del Settore Innovazione e servizi ai cittadini ndr - che il servizio Protocollo di questo Comune è stato criptato». Nella mattinata di venerdì 3 luglio il consigliere del Pdl Bruno Gabrielli convoca i cronisti politici per annunciare una "novità" che riguarda la vita amministrativa municipale.

Fino a qualche giorno fa non c'erano limitazioni nella consultazione del Protocollo. Il "Settore X" poteva vedere i documenti e le lettere che riguardavano il "Settore Y", il tutto nella massima apertura e trasparenza. All'interno del Comune, tutti avevano traccia anche delle lettere che giungevano direttamente alla Segreteria del Sindaco.

Oggi non sarebbe più così. Riferisce Gabrielli che su precisa disposizione di Gaspari il Protocollo potrà essere utilizzato dai Settori nell'esclusivo ambito di loro competenza. Il "tutti possono vedere tutto" resterà un ricordo. Così dei documenti potrebbero arrivare alla segreteria del sindaco senza che nessuno se ne accorga. E quando qualcuno dalla minoranza si presenterà nella stessa segreteria per delle ricerche, Gaspari saprà per tempo cosa sta facendo. Insomma per Gabrielli si tratta di uno strumento di controllo diretto da parte del sindaco sul lavoro dei consiglieri d'opposizione. Uno strumento che rende ancor più difficile la vita alle minoranze.

Madre di questo cambiamento di rotta sarebbero il ‘caso' delle due ‘missive scomparse'. Una della Corte dei Conti ed una della Regione Marche (per approfondimenti vedasi gli articoli correlati). Lettere non proprio favorevoli all'Amministrazione Comunale, saltate fuori dopo che Gabrielli ha operato come un cane da tartufo. Secondo l'azzurro è chiaro il nesso tra questi accadimenti ed il successivo restringimento delle maglie del Protocollo.

«Un fatto molto grave. - valuta l'esponente del Pdl - Se il sindaco non ha nulla da nascondere perché ricorre a certi mezzucci? Questo atteggiamento è antidemocratico e denota il vero pedigree del sindaco. Così facendo Gaspari vuole mascherare le sue inefficienze. Si tratta dell'ennesimo atto di chiusura verso l'esterno. Una chiusura che sta determinando la rovina politica del sindaco. Io lo vedo come il gesto disperato di un uomo solo che si sente minacciato da tutti, anche dai suoi dipendenti». Dipendenti comunali che, secondo l'azzurro, con questa disposizione subiscono l'ennesima vessazione e umiliazione.

Gabrielli mette in fila gli ultimi accadimenti. Dopo le limitazioni per accedere fisicamente ai locali che ospitano la Segreteria del sindaco ora anche un giro di vite per chi cerca documenti che riguardano l'Amministrazione. L'allarmante conclusione è: «Siamo di fronte ad un regime autoritario, quale sarà il prossimo passo?».

Nonostante tutto, il futuro assessore provinciale non demorde: «Anche se sarà più complicato io continuerò con determinazione nel mio compito di consigliere d'opposizione, scoverò tutti gli atti sensibili che riguardano quest'Amministrazione, dal primo all'ultimo».

Deprecando con forza le scelte del primo cittadino, in conclusione Gabrielli illustra due fatti d'attualità: «che danno il senso e la misura del modo in cui il sindaco spende il denaro pubblico».

La caduta del palo della luce di Via Crispi, mangiato dalla ruggine mentre a pochi passi da lì, in Via XX Settembre ed in Piazza Matteotti si sostituivano degli impianti luminosi praticamente nuovi (4 anni di vita), spendendo la bellezza di 255mila euro.

Infine l'Ufficio Stampa comunale. Terminato il suo lavoro in Provincia, è tornato in Municipio il dott. Eugenio Anchini. Il dott. Giovanni Desideri era stato chiamato da Gaspari per sostituire Anchini. Ma ora che l'ex addetto stampa di Palazzo San Filippo è tornato, Desideri è stato mantenuto al suo posto con un contratto di alta specializzazione (a tempo determinato) , di circa 2mila euro al mese. «Non so come il sindaco giustificherà questa spesa - termina l'ex forzista - e non so quali saranno le precise mansioni del dott. Desideri».

03/07/2009





        
  



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