«Donati ha fatto votare per Celani»
Ascoli Piceno | Intervista al Segretario provinciale del PD Mauro Gionni. Un'analisi a tuttotondo delle elezioni provinciali. Gionni non esclude di cedere il posto da dirigenze e fa partire una dura accusa contro l'assessore regionale Sandro Donati.
di Redazione

Mauro Gionni
Che cosa risponde a Canzian che ha chiesto le dimissioni del gruppo dirigente del partito dopo la sconfitta in Provincia? Intanto, dovremmo sentirci tutti gruppo dirigente e non capi fazione. Il direttivo provinciale (circa 80 persone) ha deciso alla unanimità ogni iniziativa riguardante la divisione della Provincia, lo svolgimento delle primarie ed ogni altra, con il voto di tutti, anche di Canzian.
Le dimissioni, se proprio deve, cominci a chiederle dai piani più alti. E’apparsa incomprensibile la nomina di Rossi a commissario del CONSIND, proprio quando ufficializzava la sua candidatura. Nomina a cui si è aggiunta addirittura quella del dr. Della Casa, entrambi artefici della scellerata divisione con Fermo.
E’ apparso incomprensibile che a 10 giorni dal voto qualcuno abbia parlato dell’Azienda unica ospedaliera introducendo così,in piena campagna elettorale, il difficile dibattito sulla sanità, sull’ospedale unico e sullo spostamento dei servizi da Ascoli Piceno, offrendo a Castelli argomenti, seppure strumentali, per tutta la campagna elettorale. Assente il partito provinciale? Non direi, si pensi che qualcuno non voleva la presenza di Mandozzi sul palco alla manifestazione con Rosy Bindi ed è dovuta intervenire una senatrice per cambiare le cose, altrimenti non sarebbe venuta neppure la Bindi. Mi è stato chiesto di far apparire poco Mandozzi ad Ascoli con Canzian perché questo metteva in difficoltà proprio Canzian con Rifondazione.
Pensa di presentarsi dimissionario alla prossima assemblea provinciale? L’assemblea è sovrana, anche per il mio incarico. Io non ho problemi, sono a disposizione dell’assemblea, come sempre, avendone eseguito sempre le unanimi decisioni. Penso orami da tempo di lasciare un incarico divenuto, nel corso del tempo, sempre più incompatibile con la professione che svolgo, oltre che con la mia vita. Perché io un lavoro ce l’ho e non ne cerco altri, come troppi nel partito. Sono rimasto solo per senso di responsabilità.
Non ritengo di essere responsabile di quanto accaduto, o comunque lo sono quanto lo è tutta la assemblea provinciale, con gli amministratori ai più alti livelli, da quelli governativi a quelli regionali e locali. Se costoro saranno i primi a dare l’esempio, prima della riunione dell’assemblea del 2.7.09, li seguirò senz’altro,immediatamente e volentieri. Altrimenti, deciderà l’assemblea, o saranno i prossimi congressi, e coloro che riterranno di impegnarvisi, a stabilire numeri e maggioranze, oltre che a garantire la continuità di lavoro per questo partito. Spero in volti nuovi, e più giovani, e non sempre nel giro delle poltrone dei soliti noti.
Abbiamo raggiunto risultati importanti, inaspettati fino a qualche anno fa, in termini numerici, in diversi appuntamenti elettorali nazionali ed amministrativi locali. Ma questo, come capita anche a livello nazionale, non è bastato mai a sanare antiche e nuove divisioni, moltiplicatesi dopo la nascita del nuovo partito (Colonnella al congresso ha votato contro la mia candidatura mentre faceva il Sottosegretario grazie ai voti presi con me segretario alla tornata precedente).
Come ha vissuto questa ultima campagna elettorale? Male, come si può fare una campagna elettorale ove in provincia e nei comuni ci sono maggioranze tutte diverse, e incompatibili fra loro? Non si riescono a fare iniziative comuni. Mi sembra che parte della sinistra radicale, oltre che in Italia da 15 anni, crei anche problemi ormai insormontabili anche a livello locale.
Occorre dialogare a sinistra con quelle forze che hanno già dimostrato capacità di governo. Inoltre, il tema della divisione della provincia è stato molto sentito dalla comunità locale. In questo senso credo vadano letti i risultati del MAP e di Celani, nonostante i suoi fallimenti amministrativi, che su questo tema si erano demagogicamente fatti pubblicità. Evidentemente i cittadini hanno compreso che quella con la Provincia di Fermo è stata una divisione scellerata.
Infatti a Fermo, la sinistra che ha portato a casa il risultato della divisione con Ascoli, è stata premiata. Un bel capolavoro, questo si, di Rossi.
Si aspettava la sconfitta di Mandozzi o credeva nella rimonta al ballottaggio? Credevo nella rimonta, che infatti c’è stata, e ci ha portato vicini al risultato, ma non potevo pensare che qualcuno del partito potesse far votare Celani solo pensando alla sua prossima poltrona.
Purtroppo, c’è da dire che si è visto del resto anche in altre parti d’Italia, come nelle Marche, che in questo momento politico pur a fronte di candidature unitarie (anche laddove ripropositive di Presidenti uscenti) non sempre è garantita la vittoria proprio per l’avanzare della destra, come ad esempio a Macerata. Come è accaduto Milano con Penati, anche noi ci siamo battuti fino a poter vincere.
Sulla coalizione e il mancato apparentamento ufficiale con l'Udc ha qualcosa da recriminare? Dobbiamo andare avanti con quelle forze della coalizione e con quelle , di sinistra e di centro, che hanno mostrato senso già di responsabilità incamminandosi con noi durante il ballottaggio. Con l’UDC abbiamo avviato comunque un costruttivo confronto sui contenuti, che spero possa proseguire nel futuro.
Mi sembra superfluo ricordare che in Italia, negli ultimi 15 anni, pur vincendo le elezioni, è stato poi impossibile governare quando vi sono forze radicali che impediscono l’esercizio di normali azioni di governo. Figuriamoci quando si ha un Presidente appartenente a queste forze, per di più caratterialmente e politicamente poco adatto a unire e rafforzare la coalizione che lo ha eletto, compito che spettava principalmente a lui. Egli infatti è senza ombra di dubbio il principale responsabile dello sfaldamento della sua maggioranza .Mi sembra che non solo il PD, ma altri partiti che stanno con noi nella coalizione, e non solo, abbiano condiviso questa valutazione.
Come giudica lo scarto di voti tra Canzian e Mandozzi ad Ascoli? Lo trovo un fatto grave, ad Ascoli qualcuno del PD ha votato e fatto votare Celani, non rispettando quindi, né la decisione della assemblea provinciale, né quella delle primarie del PD, quindi del popolo del PD che aveva scelto Mandozzi (perché non si sono candidati quelli che ritenevano di essere più bravi?), né quella dei cittadini che avevano scelto nettamente Mandozzi per il ballottaggio con Celani.
Mandozzi ha accusato esponenti istituzionali regionali di poca convinzione nella campagna elettorale, condivide? Donati ha fatto votare per Celani. E’ possibile che un assessore del PD faccia questo?
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25/06/2009
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Betto Liberati